Sebastiano, il ragazzo di 15 anni con un tumore al cervello, sta bene dopo l’operazione

sebastiano quattrocchi tumore al cervelloSebastiano Quattrocchi, il ragazzino siciliano di 15 anni che ha conquistato il cuore di milioni di italiani è stato finalmente operato a Sidney per rimuovere il tumore alla testa.

Un’operazione, quella eseguita da Charles Teo e la sua equipe,  che ha tenuto la famiglia e tutte le persone che hanno vissuto e tifato per lui con il fiato in sospeso: ben 14 ore di intervento, dalle 7 che i medici avevano preventivato a Giovanni, il papà.

Tutto è raccontato e dettagliato da Giovanni su Facebook, sia con video che con messaggi.

Sebastiano Quattrocchi sorride dopo l’operazione al cervello: è un miracolo d’amore

L’ultimo video caricato è con Sebastiano sveglio dopo l’operazione: una gioia e una commozione incredibili!

Bellissimo poi il messaggio condiviso da Giovanni ieri notte e che riassume l’incredibile successo dell’appello lanciato pochi giorni fa e di quello, l’ultimo, lanciato nella giornata del 4 dicembre e che in sole 7 ore ha permesso di raccogliere ben 40 mila euro.

Ve lo riportiamo:

Angeli e demoni, Dio e il diavolo, sono cose in cui si crede o non si crede

Spesso si pensa che gli avvenimenti siano solo frutto di coincidenze, fatti, circostanze… e allora mi chiedo:
…Credo davvero che tutto ciò che è successo in questi 2 mesi sia opera di Dio?
In tutta onestà non potrò mai saperlo ma non posso negare che sia possibile.
Alcuni mi dicono che l’essere riusciti a operare mio figlio a Sidney sia una pura fortuna, casualità, un semplice fatto, forse semplicemente perché i fatti non lasciano spazio a ragionevoli dubbi… quindi non c’entra Dio!?
Io non lo so con certezza, ma vi invito a pensare…. è possibile!?
È possibile che Dio abbia invece fatto in modo che si incastrasse tutto alla perfezione tanto da farlo sembrare così semplice?
È una coincidenza che mio figlio si rifiuti di andare in ospedale di Acireale quel sfortunato 9 ottobre ma che poi nella mia insistenza si convinca ad andare?

È una coincidenza che dall’ospedale di Acireale decidiamo nella notte di andare al policlinico di Messina (in quanto provvisto di un reparto di neurochirurgia) e che una volta arrivati lì, venga operato d’urgenza appena entrati evitando così il coma? e tutto ciò con una lettera di dimissione da parte del medico di Acireale che ci invita a rimanere lì non ravvisando un’ imminente urgenza.

Ed è una coincidenza che andati a Milano Seby si opera ma non tutto il tumore viene asportato e quindi parte una colletta nazionale e internazionale che in 3 settimane ci frutta 40 mila euro per poter operare Seby a Sidney?

Ed è una coincidenza che giorno 4 dicembre dopo il mio disperato appello si raggiungano 40 mila euro in 7 ore?

Ed è una coincodenza che la mia banca non mi permette di fare un bonifico di 120 mila dollari Australiani e che quindi l’ospedale si rifiuta di prendere in carico Seby e che Pino Catania trovi una soluzione immediata al problema?

Questo si che è un fatto, perché i fatti non lasciano spazio alle coincidenze.

Tutte le strade si sono delineate da sole, tutte le strade ci hanno condotto dove siamo ora.
Io credo in Dio quando non vedo coincidenze ma fatti. Credo in Dio quando non vedo ostacoli ma sfide. Credo in Dio quando non incontro persone ma UOMINI e DONNE che hanno fatto la differenza nella vita di mio figlio.
IO CREDO IN DIO.
Amen!!!”

Che aggiungere unimamme, siamo felicissime per Sebastiano e per la sua famiglia e siamo incredibilmente grate per tutto ciò che è stato fatto: gli italiani sono “super” quando ci mettono il cuore, e di questo oggi siamo più che convinte. L’amore vince…anche grazie ai social network!

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