Una banconota appesa al soffitto: l’idea per far capire la disabilità agli studenti

Una banconota appesa al soffitto serve ad un’insegnante per spiegare agli alunni la disabilità.

Bailey Koch è stata per anni un’insegnante di sostegno a scuola e adesso prepara i futuri docenti per l’università. Nella sua carriera le è capitato di dover spiegare agli alunni come mai alcuni studenti avessero bisogno di tempo extra rispetto ai compagni o più attenzione (non sempre questo viene percepito bene infatti).
Bailey ha inventato un gioco per poter far capire agli alunni perché è necessario che alcuni abbiano un sostegno.

Entrando in classe i ragazzi vedono due banconote che pendono dal soffitto: quando tutti sono ai loro posti, l’insegnante chiede a due volontari – uno più alto e uno più basso – di partecipare all’esperimento. L’obiettivo è molto semplice: chi per primo riuscirà a prendere la banconota, potrà avere anche l’altra. Per farlo i due volontari si devono mettere sotto la banconota e saltare per prenderla.

Solitamente accade che l’alunno più alto vinca. E sempre solitamente accade che qualcuno si lamenti perché il gioco è impari, visto che la statura non si può decidere. Ed ecco allora che Bailey chiede che i due – o altri due studenti – di rifare l’esperimento, ma lo studente più basso avrà una sedia su cui salire. Generalmente, entrambi i volontari riescono a prendere la banconota e nessuno si lamenta se c’è un pareggio.

L’educazione non è differente. Alcuni studenti hanno delle difficoltà o delle disabilità che non possiamo vedere. Il materiale che studiamo non può essere identico per ogni studente. Qualche volta hanno solo bisogno di una sedia. Qualche volta hanno bisogno di un sostegno in modo che possano avere gli stessi obiettivi degli altri. Tutti noi meritiamo la migliore educazione. Tutti noi meritiamo di raggiungere gli obiettivi, ma alcuni di noi hanno solo bisogno di più aiuto”. 

E voi unimamme cosa ne pensate? Intanto vi lasciamo con il post che parla del messaggio dell’attore di Breaking Bad sul fatto che la disabilità non è una debolezza. 

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