“Come far durare una relazione?”: 1500 persone hanno dato le stesse risposte

“Il matrimonio è la tomba dell’amore” dice il famoso proverbio. In molti si domandano come avere una relazione di successo: spesso questa coincide con il matrimonio, altre volte no, ma il punto è sempre uno solo, ovvero quello di proseguire negli anni senza che la routine e il darsi per scontati abbiano la meglio.

Se l’è domandato anche Mark Manson, un blogger americano, che ha chiesto ai suoi lettori appunto il segreto per vivere assieme alla persona amata il più a lungo possibile.

Manson si stava per sposare e ha quindi posto in rete un quesito:

Se qualcuno è stato sposato per più di 10 anni ed è ancora felice con la sua relazione, quali lezioni passerebbe agli altri? Cosa sta funzionando per voi e la vostra compagna o compagno? E se siete divorziati, cosa ha funzionato prima che accadesse?

Mark è stato letteralmente sommerso da e-mail e commenti: più di 1500. Da qui, essendosi accorto che le risposte erano ripetitive, ne ha ricavato una sorta di “documento programmatico per le relazioni felici” che vogliamo condividere con voi.

Come avere una relazione di successo: i 12 passi

1- State insieme per le giuste motivazioni: quando ci si sposa o comunque quando si intraprende una relazione seria che comprende anche decisioni importanti come comprare casa insieme o avere dei figli, bisogna sempre accertarsi che non si stia compiendo il grande passo solo perché l’hanno già fatto gli amici o i parenti o peggio ancora perché si ha paura della solitudine. Sopportarsi in due invece che amarsi da soli non è mai una decisione saggia.

2- Abbiate un’aspettativa realistica dell’amore e del romanticismo: Francesco Alberoni, noto sociologo italiano di fama mondiale, nel suo libro “Innamoramento e amore” parlava della distinzione tra innamoramento – ovvero la parte iniziale della storia quando ti sembra tutto bello e al mondo esiste solo la persona amata – e l’amore, cioè il sentimento che subentra dopo che tutta la prima fase di euforia è finita. L’amore non è sempre facile, non è sempre regali, attenzioni, favole come si vedono nei film. La realtà è molto meno spumeggiante di una sceneggiatura romantica. Perciò apprezzate ciò che avete senza pretendere l’impossibile.

3- L’aspetto più importante in ogni relazione non è la comunicazione ma il rispetto: io sono d’accordo in parte. La comunicazione per me è fondamentale perché senza quella non si potrebbero risolvere anche i piccoli problemi che se non detti potrebbero diventare dei motivi di risentimento. Il rispetto, certo, lo è altrettanto: non soltanto in termini fisici, ovviamente, ma anche della vita dell’altro. Siate gentili, non criticatelo in continuazione, non dite che i suoi amici o le sue amiche sono dei cretini. Considerate che l’altro possa avere una vita, degli hobby, passioni che non condivide con voi (e che voi a vostra volta abbiate passioni, hobby e vita a sé).

4- Parlate apertamente di tutto, soprattutto di ciò che vi fa stare male: non è mai saggio tenersi tutto dentro, covare appunto del risentimento se per caso il partner non ha agito nel modo in cui vi aspettavate in una certa circostanza. Soprattutto evitate di parlare solo con i vostri amici di ciò che non vi sta bene del vostro compagno o compagna: se c’è qualcosa che non va dovete parlarne solo con una persona e cioè chi vi sta accanto.

5- Una coppia sana è formata da due individui sani: può capitare quando si sta insieme che uno pensi che l’altro sia in qualche modo di sua proprietà o che gli proibisca di fare certe attività perché geloso o perché all’altro non piacciono. Non c’è niente di più sbagliato: una relazione è sana se i due individui si completano con la loro relazione, se la loro relazione aggiunge, non se toglie qualcosa. Perciò è importante mantenere degli spazi personali, rispettare quelli dell’altro e non giudicarli.

6- Dai all’altro dello spazio: è quello che dicevamo prima. Nei limiti ovviamente (certo, se uno va in palestra tutte le sere per 4 ore forse è un po’ troppo a meno che non sia un personal trainer) si deve tenere a mente che ogni individuo deve stare bene e che perciò non ha senso fare ogni cosa insieme.

7- Tu e il tuo partner crescerete insieme in modi inaspettati: abbracciate questa cosa. La coppia nel tempo si evolve: non si è più quelli di partenza, ma invece di ripetersi “è troppo cambiato/a, non è più quello/a di prima” proviamo a vederla nel lato opposto, ovvero il fatto che per fortuna non si è più quelli di un tempo, che si sono imparate tante cose nel frattempo e che i nuovi noi non sono poi tanto male.

8- Litigate “bene”: una coppia che sta bene non è quella che non litiga mai. I litigi sono spesso momenti di confronto, quelli in cui ci si dicono le cose apertamente. Soprattutto non è importante avere ragione, anche quando ce l’avete: se vi comportate in un modo che fa dispiacere al partner, magari criticandolo, siete dei perdenti pure voi.

9- Perdonate: se una discussione è chiusa, è chiusa. Se volete perdonare un comportamento fatelo e non tornateci più sopra. Altrimenti sono solo parole al vento.

10- Le piccole cose si sommano alle grandi cose: che senso ha per esempio mandare a tua moglie un mazzo di 100 rose rosse se poi non ci sei mai per stare con lei, assorbito dal lavoro o da altre cose? Questo per dire che non servono gesti eclatanti o plateali: sono le piccole cose che coltivano l’amore, che lo innaffiano come una pianta. Per esempio cercate di trovare del tempo per andare al cinema o per fare una passeggiata dopo una settimana impegnativa.

11- Il sesso conta…eccome!: non credete a quelli che dicono “ci amiamo ma ormai è da anni che non facciamo più sesso”. Smettere di farlo è un chiaro segnale che qualcosa nella relazione non va. Non centrano la stanchezza o la frenesia di tutti i giorni. Probabilmente la considerazione da fare è più profonda, per questo – anche in periodo della vita complicati – non bisogna smettere di cercarsi, anche quando il sesso è l’ultimo dei vostri pensieri.

12- Siate pratici e dividetevi i compiti: in casa per esempio non deve fare tutto la donna, ma ci si può appunto dividere le incombenze a seconda delle capacità, dalle pulizie, ai conti di casa.

E voi unimamme cosa ne pensate? Quante di queste regole applicate?

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