Avete presente quando andate in sala parto in preda alle contrazioni e vi fanno sedere su una sedia scomodissima, che vi fa venire mal di schiena, ma su vi dicono che dovrete partorire? Ecco, in Finlandia hanno risolto il problema inventando una sedia particolare, che si chiama RelaxBirth e che permette di partorire con un parto attivo, ovvero la donna può scegliere in che posizioni mettersi senza alcuna scomodità, ma c’è di più. Questa sedia è molto più utile e d’aiuto al personale ospedaliero – ostetriche e ginecologici – che possono controllare meglio l’andamento del parto. Vediamo come funziona.
Sedia partoriente: la rivoluzione si chiama RelaxBirth
Ad inventarla è stata l’ostetrica Eija Pessinen che ha vinto moltissimi premi per questo straordinario progetto. La Pessinen – oltre alla sua esperienza nei vari ospedali finlandesi – ha lavorato per diverso tempo come ostetrica in Nicaragua, dove le guerre e gli embarghi rendevano molte difficile la reperibilità di energia elettrica, acqua, strumentazione, medicine e materiale sterilizzato. Eija andava di villaggio in villaggio e favoriva la vaccinazione degli abitanti; inoltre proprio qui ha notato e capito l’importanza dell’utilizzo delle normali reazioni fisiche. Infatti insegnando alle ostetriche locali si è resa conto che non potendo seguire la gravidanza e il travaglio con le strumentazioni, ascoltavano i battiti del cuore del bambino soltanto con le orecchie e le mani.
Successivamente è andata in Inghilterra dove si è laureata in economia e ha cominciato a pensare a Relaxbirth. Si tratta di un innovativo ed ergonomico metodo di assistenza durante la nascita. Il travaglio è considerevolmente più corto rispetto a quando lo si fa nel letto e l’intero evento è meno stressante per la donna e per il bambino.
Quando si avvia un travaglio nel letto infatti si è sottoposte ad uno stress fisico e a dolore in tutto il corpo, in particolare a fastidi muscoloscheletrici. La sedia permette invece di migliorare questo aspetto grazie alla sua “trasformabilità”. La donna è infatti seduta in una posizione verticale (la sedia infatti si alza e può essere messa oltre il letto cosicché i piedi della donna siano appoggiati) su un “cahir” regolabile che permette alla donna di seguire le posizioni che meglio le vengono congegnali durante le contrazioni. Inoltre, può tenere le mani su delle apposite maniglie che le alleggeriscono lo stress e le permettono di spingere correttamente.
Relaxbirth è ormai molto comune negli ospedali finlandesi perché:
- questo metodo aiuta appunto le donne a ridurre l’ansia e lo stress durante la nascita
- fa sentire alle donne di avere molto più controllo
- il fatto di essere più rilassate durante le prime fasi del travaglio permette alle madri di controllare meglio il dolore
- le donne sentono di poter influenzare la durata del parto
- permette alle mamme di vedere il figlio nascere, cosa che non è possibile stando sdraiate
- l’efficacia della fase espulsiva e la velocità del travaglio sorprendono le mamme stesse
- anche le nonne avrebbero voluto avere Relaxbirth quando hanno partorito loro.
Prima di incominciare ad usare la sedia ufficialmente sono stati fatti dei test:
Stage I: il supporto in forma di prototipo è stato testato in situazioni simulate molto simili a quelle reali al Kätilöopisto Maternity Hospital dove 10 ostetriche e 10 dottori hanno lavorato assieme a 10 donne incinte nell’ultimo semestre di gravidanza.
Stage II: il supporto è stato testato durante 10 parti reali, mentre 10 donne che hanno partorito senza Relaxbirth sono state usate come gruppo di controllo. In questa fase hanno lavorato 8 ostetriche. Sono stati poi somministrati questionari, interviste, video della nascita e analisi delle posture.
Secondo le ostetriche, l’uso della sedia ha migliorato la loro postura durante il lavoro e ha dato loro una migliore visuale del bambino e del perineo. Inoltre, le ostetriche che hanno lavorato con la schiena dritta durante la fase espulsiva per il 79% del loro lavoro hanno usato la sedia. Le ostetriche hanno constatato che il travaglio fosse più semplice e fisicamente meno stressante rispetto ai metodi tradizionali.
In conclusione la sedia può essere usata:
- nel processo della nascita e come training pratico durante il travaglio
- nella promozione del buon lavoro del personale medico
- quando bisogna intervenire con strumenti
Qui c’è il video di come funziona. E voi unimamme l’avreste voluta durante il vostro parto?