“Che morisse o meno meritava una famiglia”: il miracolo di un’adozione (FOTO)

Unimamme oggi vogliamo raccontarvi una bella storia che riguarda un’adozione un po’ particolare.

Famiglia adotta bambini con bisogni speciali

Rebecca Maas e suo marito Darren infatti hanno deciso di adottare bambini con bisogni speciali in tutto il mondo.

Il loro ultimo piccolo, che ora ha 6 anni, ha lottato a lungo per recuperare la salute e questo ha fatto riflettere Rebecca su come il loro lungo viaggio meritasse di essere intrapreso.

Joshua, il loro figlio più giovane si è sottoposto a una cura per un disordine causato da una malattia rara. Mentre siedo qui in ospedale e osservo una cosa dopo l’altra pompata nel corpo di mio figlio, mi ricordo del miracolo rappresentato da lui. Mi chiedo come sono stati i primi anni della sua vita considerando le condizioni in cui è stato trovato e che non penso di voler sapere”.

Il bimbo è stato trovato per strada, in Cina, quando aveva 2 o 3 anni.  Il piccolo sanguinava dal naso, era coperto da piaghe ed era malnutrito.

image2-8_3694f86d023ef7434a7327a451111a89.today-inline-large (1)

“Ho visto una foto di Joshua (dall’agenzia di adozioni) e ha dato un vero scossone al nostro cuore. Non avevamo ancora tutti i dettagli quando abbiamo iniziato le pratiche per l’adozione, sapevamo che non sarebbe mai sopravvissuto nel suo paese natale nelle sue attuali condizioni” ha dichiarato a Today.

L’agenzia di adozioni ha invitato loro un video in cui il bimbo era debole e incapace di parlare, ma nonostante questo sorrideva.

image2-10_babedb7effe5d93c70c6aec4f7a0d8bb.today-inline-large

Penso che ciò che mi ha colpito di più sia stata la sua condizione, era magro, debole e incapace di parlare. Ma stava sorridendo. Era pieno di risate ma era in punto di morte”.

Così lei e suo marito hanno deciso di prendere con loro il bimbo, cercando di chiedere una procedura velocizzata per l’adozione date le condizioni di salute del bambino,  e 4 mesi dopo Rebecca si è diretta in Cina per adottare Joshua e un altro bambino.

image1-12_426811c7660ee9c0687deedc3d83ac62.today-inline-large

In aeroporto i rappresentanti dell’agenzia di adozioni le hanno suggerito di contattare subito un pediatra prima di finalizzare l’adozione.

“La sua emoglobina era molto bassa, le sue piastrine molto basse, al punto che non poteva viaggiare” racconta questa super mamma. E aggiunge” naturalmente non l’avremmo lasciato lì a morire perché ormai eravamo già legati a lui. Era nostro figlio e che morisse o meno meritava una famiglia”.

13681066_10208350557173907_4039347204834646661_n

La donna ha donato le piastrine al figlio in modo che potesse tornare con lei in Usa dove gli hanno diagnosticato la Sindrome di Evans , una malattia auto immune che attacca le cellule del sangue. Si tratta di una malattia potenzialmente fatale soprattutto se il sistema immunitario viene compromesso.

13332910_10207890729998515_7728446341051173004_n

Da quando è con loro Joshua ha avuto lunghi periodi in cui era in salute e in cui gli ha lasciato vedere “il vero Joshua, felice”.

La trasformazione di Joshua è stata incredibile “è un mistero che risolviamo mentre impariamo. Noi lo amiamo e procediamo giorno per giorno. Collezioniamo più ricordi possibili”.

ij

Non parla, quindi non gioca molto. Abbiamo scoperto che adora Mickey Mouse Clubhouse, giocare con la sabbia, fuori con la tavola da surf. Abbiamo pensato di combinare queste cose per una crociera Disney che sarebbe stata perfetta per lui”. Il bambino è infatti stato recentemente su una crociera grazie alla fondazione Make a Wish.

Ma la storia di Joshua è solo una di tante: quella di Rebecca e suo marito è davvero una grande famiglia, hanno 2 figli naturali e 10 adottivi, di questi 7 hanno bisogni speciali che oscillano tra la paralisi cerebrale a problemi al rene.

13631671_10208172043991189_8859775000509582962_n

Non importa cosa c’è che non va in loro, non posso sopportare di vederli morire da soli. Avere a che fare con le cose mediche è dura, ho momenti di crollo come tutte le mamme perché nessuna vorrebbe vedere i propri figli soffrire, è difficile, ma ne vale la pena”.

“Dio ci benedice ogni giorno perché in casa mia vedo miracoli tutto il tempo e non tutti possono dire una cosa simile. Vale la pena ogni istante non importa quanto dura diventi”.

 

13312887_10207911194070104_8921947241510929023_n

Voi unimamme vi siete commosse leggendo questa bella storia? Se volete seguire Rebecca e la sua famiglia, potete farlo sia sulla pagina Facebook sia seguendola sul suo blog: This side of eternity.

Noi vi lasciamo con la storia di un altro bimbo con bisogni speciali.

Impostazioni privacy