Smartphone e tablet minacciano gravemente la salute: la conferma dalla scienza

Probabilmente quasi tutti abbiamo l’abitudine di leggere su tablet o smartphone prima di andare a dormire, questo nonostante i già noti effetti negativi. Preoccupante lo è soprattutto per i nostri figli.

Leggere prima di andare a dormire: i rischi legati ai dispositivi eletronici

Ora, una nuova ricerca condotta dal Brigham and Women Hospital di Boston aggiunge un altro preoccupante effetto negativo a questa pratica.

La dottoressa Anne-Marie Chang, coordinatrice dello studio ha evidenziato che i risultati sottolineano il confronto diretto tra lettura su un dispositivo e lettura su un libro stampato e le conseguenze sul sonno.

Ecco come si è svolto:

  • lo studio è durato 2 settimane
  • sono stati coinvolti 12 partecipanti
  • i partecipanti hanno letto per 4 ore su un iPad prima di andare a dormire, per 5 giorni di fila
  • poi il processo è stato ripetuto coi libri cartacei
  • per altri partecipanti l’ordine è stato invertito, prima i libri stampati, poi l’iPad

Di seguito i risultati: i lettori di iPad hanno impiegato più tempo ad addormentarsi, erano meno assonati,avevano il sonno REM più breve e melatonina più scarsa, rispetto ai lettori di libri. Il giorno successivo erano più stanchi.

La carenza di sonno è legata a problemi molto gravi:

  • obesità
  • diabete
  • malattie cardiovascolari

La diminuzione cronica di melatonina è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.

Chi dovesse assolutamente consultare iPad o cellulare prima di dormire può utilizzare un filtro che riduce al minimo la luce blu, responsabile della riduzione di melatonina.

Negli ultimi 50 anni si è assistito a una riduzione della quantità di sonno, dal momento che sempre più persone scelgono strumenti elettronici per leggere, comunicare, intrattenersi, in modo particolare bambini ed adolescenti che hanno già sperimentato un consistente calo di sonno, la ricerca sta valutando gli effetti a lungo termine di questi mezzi sulla salute” aggiunge  Charles Czeisler, capo della divisione Disordini del Sonno e del ritmo Circadiano.

Cosa ne pensate di questi risultati riportati su Brigham and Women’s Hospital?

Vi lasciamo con una tabella che vi indica le ore di sonno necessarie.

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