Avere compagne di scuola aiuta i maschi ad avere risultati migliori

Avere più ragazze in classe potrebbe aiutare i maschi nel raggiungere migliori risultati: a dirlo uno studio effettuato in Olanda.

Avere ragazze in classe aiuta nei risultati scolastici dei ragazzi

Lo studio ha analizzato i punteggi in lettura di oltre 200mila ragazzi di 15 anni nelle scuole miste di tutto il mondo che hanno preso parte al test di Programme for International Student Assessment (PISA) nel 2009. 

I ricercatori della Radboud University e Utrecht University in Olanda hanno scoperto che le scuole in cui c’è più del 60% di ragazze, una larga proporzione di studenti con genitori con un’educazione superiore e una larga proporzione di insegnanti che sono andati al college hanno una percentuale maggiore di successo nei test di lettura.

La ricerca suggerisce che le performance dei ragazzi nella lettura sono significativamente migliori nelle scuole dove la maggior parte degli alunni sono femmine. Ciò potrebbe accadere perché le ragazze hanno una concentrazione più alta e una motivazione a riuscire meglio e questa abitudine potrebbe essere assorbita dai maschi. Le ragazze hanno quindi un’influenza positiva nelle scuole.

Lo studio non ha preso in considerazione la proporzione di insegnanti con la licenza superiore e il livello socio economico.

L’autrice principale, Margriet van Hek, ha detto alla Press Association: ‘Sappiamo che le ragazze trovano più facile concentrarsi in classe, ma sono anche più motivate a leggere“.

Gli studi hanno mostrato che le ragazze leggono di più, sono delle lettrici migliori e leggono di più nel loro tempo libero”.

Avendo più ragazze a scuola, queste fungono da stimolo maggiore per imparare. Inoltre, è importante sottolineare che si debba insegnare ai ragazzi non soltanto ad essere competitivi, ma a sviluppare delle capacità che potrebbero essere utili per il futuro. Pensiamo per esempio al fatto di imparare a ragionare in modo critico senza ripetere nozioni a memoria, oppure ad essere rispettosi dell’altro e a capire che i voti non definiscono la persona.

Ci si riuscirà?
Intanto unimamme vi lasciamo con il post che parla di #ioleggoperché: il progetto per diffondere la lettura a scuola. 

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