Ragazza di 15 anni abortisce per paura del fidanzato violento: salvata dalla mamma

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Donna incinta disperata (fonte: Istock)

Siamo a Catania, e raccontiamo la triste storia di un aborto di una ragazza di 15 anni terrorizzata dal fidanzato più grande di lei e ora nuovamente incinta.

Poco più di una bambina e già la sua vita segnata da eventi più grandi di lei e da esperienze che nel bene e nel male la segneranno per sempre.

Ragazza di 15 anni, dopo un aborto, resta nuovamente incinta: minacciata dal fidanzato violento

La ragazza (chiamiamola Anna solo per comodità) aveva solo 14 anni quando ha incontrato il ragazzo (chiamiamolo Luca) e con il quale inizia una relazione. Lui ha 10 anni più di lei.  La relazione inizia da subito con problemi: lui infatti è violento e la picchia. Ma lei non denuncia e non si confida nemmeno con i famigliari.

Rimane incinta e per paura che lui potesse picchiarla anche incinta decide di interrompere la gravidanza, tenendo tutto nascosto anche alla mamma.  Dopo l’aborto Anna viene nuovamente picchiata da Luca che invece voleva tenere il figlio. Anna decide quindi di lasciarlo, ma Luca non ci sta e la convince a tornare con lui.

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Passa del tempo e Anna rimane nuovamente incinta, mentre le violenze continuano. Anna però questa volta si fa coraggio e racconta tutto alla madre. La madre inizia a ripensare a ciò che ha visto nel tempo, ricollegando ad esempio i segni visti sul  corpo della figlia o la porta sfondata della casa, ma non denuncia subito il findanzato della figlia.

Luca però inizia ad essere ossessivo: telefona e minaccia la ragazza, si apposta sotto la loro casa e arriva anche a bruciarne la porta. A questo punto la mamma di Anna decide di chiamare i carabinieri e così facendo salva la figlia perché i Carabinieri intervengono e arrestano Luca. Finisce così l’incubo per Anna e per il bambino che aspetta, come si legge su La Repubblica

Una storia dolorosa, unimamme, ma che ci fa sperare per un futuro migliore di questa neomamma e di questo bambino. E una storia che vuole essere un monito per non aspettare a denunciare: chi ci fa del male non ci ama, ricordiamolo.

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