Coronavirus: un farmaco promettente ceduto gratuitamente per tutti | FOTO

Il Tociluzumab, farmaco di Roche, si è rivelato una possibile arma per combattere il Coronavirus e le sue complicanze polmonari. Usato già con successo in Cina.

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Coronavirus un farmaco promettente ceduto gratuitamente per tutti FOTO Universomamma.it

In questo momento difficile per tutti, una bella speranza proviene dall’Ospedale Pascale di Napoli e dal Cotugno che hanno impiegato il Tocilizumab, un farmaco anti artrite che è stato usato su pazienti con il Covid -19 che si trovano in condizioni critiche.

Farmaco speranza per la lotta al Covid -19

Il Tociluzumab è un farmaco di Roche approvato per la prima volta dalla Fda statunitense per l’artrite reumatoide ed è già stato usato con successo in Cina. Ci sono alcuni pazienti che, a causa del coronavirus, sviluppano una risposta immunitaria incontrollata con danni potenzialmente letali al tessuto polmonare. Come accennavamo il farmaco è stato già utilizzato in Cina. Uno scienziato dell’Accademia delle Scienze cinese ha parlato, durante una conferenza stampa,  di risultati promettenti in 14 pazienti gravemente malati con un regime comprendente Actemra in un ospedale affiliato con l’Università della Scienza e della Tecnologia della Cina (USTC). Si tratta di un inibitore del recettore dell’interleuchina 6 (IL-6), una citochina proinfiammatoria. Con il Covid può avvenire un fenomeno chiamato tempesta di citochine di cui l’IL-6 è il colpevole. Quando hanno dovuto fronteggiare la loro emergenza in Cina i medici hanno tentato di riadattare diversi farmaci per arrestare la malattia. Per il momento il remdesivir di Gilead Sciences è il farmaco che pare avere più possibilità contro il Coronavirus. Ci sono due trial clinici nella provincia di Hubei. Il l National Institute of Allergy and Infectious Diseases ne sta portando avanti uno negli Usa e Gilead ha a sua volta avviato altri due studi in Asia.

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Per quanto riguarda la nostra situazione l’oncologo Paolo Ascierto che ha provato il Tociluzumab nei primi due pazienti italiani col Covid – 2019 ha rivelato che già nel giro di 14 ore si sono verificati miglioramenti. Attualmente i pazienti trattati con questo farmaco sono 6. Questo però è un trattamento off label, cioè fuori dalle indicazioni per cui è registrato.Ecco cosa ha raccontato il dottor Ascierto del Pascale di Napoli su Il Mattino: “Dei pazienti trattati il primo giorno, il primo ha dato miglioramenti dopo 24 ore e dopo 48 ore i paramentri respiratori erano tali per cui il paziente poteva addirittura essere stubato, per precauzione ancora non è stato fatto, aspettiamo la tac di domani. Anche il secondo paziente ha avuto miglioramenti, seppur lievi. Sulle condizioni degli altri pazienti ancora dobbiamo aspettare”. Naturalmente bisogna capire quali sono i pazienti che rispondono, in che percentuale e come. L’oncologo preme per un protocollo scientifico che verrà mandato all’Aifa, che dovrà valutarlo e deciderne l’eventuale impiego. Questa procedura non sarà disponibile in tempi stretti, però il farmaco c’è e i medici vorrebbero provarlo su 250 pazienti.

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Il medico assicura che i dottori italiani stanno collaborando a livello internazionale anche con gli americani e con la Cina. Di recente, la Roche ha annunciato la cessione gratuita del  Tociluzumab. “Come azienda che opera nelle scienze della vita  raggiungiamo ogni giorno milioni di italiani con farmaci e test diagnostici e in questa situazione di emergenza sentiamo ancora più forte la responsabilità del nostro ruolo sociale” ha dichiarato il presidente e amministratore delegato di Roche Farma Maurizio de Cicco, che parla anche a nome di Roche Diabetes Care e Roche Diagnostics. Da qui è maturata la decisione di “fornire gratuitamente per il periodo dell’emergenza il Tocilizumab (RoActemra) per tutte le regioni che ne fanno richiesta”. Sempre la Roche ha dato la disponibilità ad Aifa per iniziare uno studio clinico sull’efficacia e la sicurezza del farmaco sui pazienti e di donare 1 milione di Euro in dispositivi di protezione per medici e attrezzature di terapie intensive. Infine la Roche, in collaborazione con una casa editrice, ha investito 100 mila Euro per la campagna “Stai a casa, leggi un libro”. L’iniziativa è nata con i comuni di Monza e Milano per la donazione agli under 25 di un libro e materiale informativo riguardo l’importanza del senso civico in situazioni d’emergenza.

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