Coronavirus | “I bambini hanno bisogno di amichetti”: un pediatra

Covid, “i bambini hanno bisogno di amici”: un pediatra esprime il suo parare su come comportarci con dei bambini a volte anche piccoli.

Bambini cosa fare
Foto da Adobe Stock

In questo periodo d’incertezza che stiamo affrontando ci facciamo molte domande non solo sul futuro, ma anche sul presente. Possiamo andare li, come dobbiamo comportarci in palestra o in piscina, ma chi ha figli pensa a cosa fare o non fare con loro.

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Un pediatra ligure ha espresso il suo parere su come bisogna comportarsi con i bambini cercando di non creare paure che in questo momento sono più pericolose che altro.

Covid i “bambini hanno bisogno di socializzare, non di essere spaventati”

Covid e bambini
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Il Dottore, Alberto Gaiero, dirigente medico presso la struttura complessa di Pediatria e neonatologia asl2 savonese dell’ospedale San Paolo di Savona, intervistato a IVG ha espresso il suo parere su come comportarsi in questo periodo.

Per il pediatra è fondamentale che i bambini siano a contatto con altri bambini, ma sempre con le dovute accortezze: “I bambini hanno bisogno di contatti sociali, in questo momento non devono essere esclusi. Ovviamente deve esserci massima serietà da parte delle famiglie che, se entrano in contatto per lavoro o altro con casi positivi o in attesa dell’esito del tampone, devono avvertire gli altri genitori”.

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Per il dottore non si può parlare di distanziamento domestico per poi affermare: “Mi sembra una forzatura, stare ad un metro di distanza con i propri conviventi è impensabile. Attualmente la situazione non è come quella di marzo, la curva dei contagi è in aumento, ma nei reparti di terapia intensiva della nostra regione (Liguria), ci sono pochi casi e sono di media intensità. Certo, non bisogna essere superficiali e sottovalutare i dati, non vogliamo e non possiamo arrivare ad un secondo lockdown“.

Per evitare un’altra chiusura, che in alcune Regioni sembra essere un’ipotesi non tanto lontana, bisogna essere prudenti: “Questa fase va affrontata con serietà seguendo tutte le indicazioni e precauzioni, ma anche con serenità perché al momento non ci sono condizioni di terrorismo clinico. Anche per quanto riguarda i tamponi nelle scuole, dopo un’iniziale fase di rodaggio, ora stanno funzionando molto bene”.

Ha poi affermato che non bisogna “vivere nella paura in particolare quando si è a contatto con dei bambini piccoli. Non bisogna assolutamente incutere loro terrore, ma rapportarsi in maniera giocosa, cercando di spiegare la situazione, l’uso della mascherina come una favola o un gioco per combattere il ‘mostriciattolo’ coronavirus”.

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Alla domanda su come si fa a prevenire il contagio nei bambini, il dottore afferma che l’unico modo è il vaccino, ma anche che i tempi sono lunghi. Per questo si devono seguire tutte le indicazioni:

  • Rispetto della distanza,
  • indossare la mascherina,
  • igienizzare frequentemente le mani.
  • Prediligere i luoghi aperti per giocare, si può uscire, non si deve stare sempre in casa.
  • Effettuare il vaccino antinfluenzale, che è sempre stato importante e quest’anno lo è ancora di più.
  • Non sottovalutare mai i sintomi che sono potenzialmente correlati al Covid-19 evitando contatti e la scuola in caso di presenza di febbre, raffreddore, tosse.
  • Evitare, se non necessari, gli spostamenti in regioni  ‘rosse’ ad alto rischio contagio”.
Covid e bambini
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Voi unimamme cosa ne pensate delle parole del pediatra? Voi come vi regolate con i vostri figli?

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