Nomi, significati e onomastici: oggi si festeggia Carlo

Il 4 novembre si festeggia l’onomastico di chi si chiama Carlo. Scopriamo il significato del nome e la storia del santo ricordato oggi.

BAMBINO CARLO

Il nome, di derivazione tedesca, significa “uomo libero”. Il nome, usato fin dall’antichità, fu portato anche da numerosi re e imperatori, tra cui il famoso Carlo Magno.

Chi si chiama Carlo ha in sé una fermezza senza eguali. Con il vigore fisico e la forza morale sarà in grado di superare qualsiasi difficoltà e giungerà sempre alla meta.

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Le varianti maschili sono:

  • Carletto
  • Carlino
  • Carluccio
  • Karlo
  • Karol
  • Carlos
  • Charles

I simboli associati al nome sono:

  • numero fortunato: 3
  • colore: rosso
  • pietra: rubino
  • metallo: bronzo

Il Santo del giorno: San Carlo Borromeo

Per quanto riguarda il Santo, il 4 novembre si festeggia San Carlo Borromeo. Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore, Carlo è il secondo figlio del Conte Giberto e quindi, secondo l’uso delle famiglie nobiliari, viene consacrato a Dio a 12 anni. In un secolo in cui l’altezza media degli uomini non superava il metro e sessanta, il Borromeo era alto più di un metro e ottanta.

San Carlo Borromeo è stato grande nella carità, nella dottrina, nell’apostolato ma soprattutto nella pietà e nella devozione. Le anime si conquistano con le ginocchia “, si conquistano cioè con la preghiera, e preghiera umile.

A soli 22 anni viene nominato Cardinale. Amante dello studio, fonda a Roma un’accademia secondo l’uso del tempo, detta delle “Notti Vaticane”. Nel 1562, morto il fratello maggiore, non chiede la secolarizzazione, per mettersi a capo della famiglia. Resta invece nello stato ecclesiastico, e viene consacrato Vescovo nel 1563, a 25 anni.

Entra trionfalmente a Milano, qui fonda seminari, e realizza ospedali e ospizi. Dona, inoltre, a piene mani, le ricchezze di famiglia in favore dei poveri e difende i diritti della Chiesa contro i signorotti e i potenti.

Durante la terribile peste del 1576 si prende cura dei malati. Bruciato dalla febbre, continua le sue visite pastorali, senza mangiare, senza dormire, pregando e insegnando.

Muore a Milano il 3 novembre del 1584, a soli 46 anni lasciando ai milanesi il ricordo di una santità seconda soltanto a quella di un altro grande Vescovo milanese, Sant’Ambrogio.

Per concludere, San Carlo Borromeo è patrono dei

  • librai
  • catechisti
  • maestri
  • legatori di libri

Lo s’invoca, inoltre, per scongiurare il pericolo di malattie contagiose.

Allora unimamme, ne sapete abbastanza per chiamare il vostro bambino Carlo?

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