Riapertura scuole: il Governo punta al 7 gennaio, ma le Regioni non ci stanno

Sulla riapertura delle scuole, il dibattito è ancora aperto. Il Governo punta alla loro riapertura totale il 7 gennaio.

Mascherine bambini
Foto da Adobe Stock

Insomma il tema scuola è ancora un argomento caldo e decisamente aperto.

Lo scontro tra Regioni e Governo è molto forte, tanto che molte di queste sono intente a voler aprire prima della data fornita.

Certo ancora è tutto da decidere e molte regioni stanno cercando di anticipare i tempi, diversificando in base ai vari gradi scolastici.

A quanto pare però il Governo sembra essere abbastanza deciso sul fatto che dal 7 gennaio si ritornerà sui banchi di scuola, cosa che verrà introdotta nel nuovo dpcm che uscirà a giorni.

Nel vertice che si è tenuto venerdì notte tra Conte e i capi di delegazione, ciò che emerge è che in questo settore la discussione è ancora molto aperta.

Sembra quindi che per i ragazzi delle superiori la didattica continuerà a distanza ancora per tutto dicembre, fino alle fatidiche vacanze di natale, anche per coloro che si trovano nelle zone gialle.

Il rientro è dunque previsto per tutti il 7 gennaio, subito dopo la fine delle festività natalizie.

Riapertura scuole: al via dal 7 gennaio ma tra le Regioni c’è malumore

risultati scolastici scuola
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Nel frattempo il commissario straordinario per l’emergenza Covid19, Domenico Arcuri, ha fatto sapere che tutte le scuole che ne hanno fatto richiesta sono state dotate dei mezzi per affrontare e tenere al sicuro i ragazzi dal contagio.

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Infatti in 2.369.672 scuole sono stati consegnati banchi e sedute innovative per garantire la sicurezza di studenti, insegnanti e personale non docente. Ecco cosa ha dichiarato il commissario a riguardo, parole che si leggono su Orizzonte scuola: “in poco più di due mesi, su richiesta del Ministero dell’Istruzione e sulla base dei fabbisogni espressi dai dirigenti scolastici, è stata portata a termine un’operazione senza precedenti”.

Intanto con l’ultimo dpcm molte Regioni hanno cambiato colore, cosa che ha delle ripercussioni anche a livello scolastico.

Nel decreto uscito si legge che la didattica in presenza è prevista per le scuole dell’infanzia, elementari e medie per le zone gialle e arancioni, mentre nelle zone rosse le scuole sono aperte per i bambini della scuola dell’infanzia, delle elementari e fino alla prima media compresa, per tutti gli altri la didattica continua a distanza.

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Le Regioni, però, in base al nuovo cambio di colore, si stanno muovendo in ordine sparso.

Ad esempio la Lombardia ha fatto sapere che “la scuola media riprende in presenza”, come annunciato dal Presidente della Regione Attilio Fontana.

In Piemonte, invece, il governatore Alberto Cirio ha dichiarato: “Ho riunito tutti gli epidemiologi e abbiamo deciso che per la seconda e terza media continuerà la didattica a distanza”.

La Basilicata, al contrario, ha deciso per la riapertura, mentre in Campania le scuole non riaprono, tanto che il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ha prorogato fino al 7 dicembre il regime di didattica a distanza dalla seconda classe della scuola primaria.

Anche in Sicilia le scuole rimangono chiuse, continuando con la didattica a distanza, nonostante la regione sia stata declassata da arancione a gialla con l’ultimo dpcm.

bambino scuolabus
fonte Adobe Stock

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E voi unimamme eravate a conoscenza di queste nuove misure?

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