Covid, come scegliere il saturimetro: le indicazione del Ministero

Come usare il saturimetro e quale scegliere sono cose importanti alla luce del momento molto particolare che stiamo vivendo.

saturimetro uso
fonte (Adobe Stock)

Unimamme, ormai nelle case di molti italiani è arrivato un nuovo strumento chiamato saturimetro.

Si tratta di un dispositivo di facile utilizzo che può esserci alleato nella lotta al Covid – 19.

Vediamo come funziona e quale scegliere.

Saturimetro: un prezioso alleato nella lotta al Covid – 19

Innanzitutto il saturimetro è come una piccola pinza da mettere sul dito per misurare le pulsazioni. E’ usato ormai da molti anni nelle strutture ospedaliere.

Esprime un valore in percentuale. Stando al Ministero della Salute nei pazienti sani, adulti, non fumatori, è normale avere una saturazione superiore a 95%. Dopo i 70 anni, però, qualcosa cambia  e la capacità di saturazione ossiemoglobinica può presentare valori sotto il 95% . La soglia di sicurezza per un paziente Covid- 19 che si sta curando a casa è di 92% per la saturazione di ossigeno. Le persone nella situazione più rischiosa sono quelli che hanno un basso livello di ossigenazione del sangue.

Grazie al saturimetro quindi si può tenere sotto controllo un parametro importante che consente di indicare lo stato di salute. Per quanto riguarda l’uso domiciliare di questo strumento bisogna considerare che il margine medio di accuratezza dei saturimetri commerciali è di +4% (per questo motivo la soglia critica è fissata al 92%).

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Ci sono però delle caratteristiche che questi saturimetri devono avere:

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fonte (Adobe Stock)
  • deve essere portatile
  • peso e dimensioni devono essere contenute
  • deve essere protetto da urti e infiltrazione di fluidi (classe IPX)
  • deve permettere la rilevazioni di frequenza cardiaca e saturazione (SpO2)
  • deve essere idoneo per uso adulto e pediatrico

Inoltre dovete scegliere un saturimetro con display integrato per poter leggere in modo chiaro i parametri segnati. Oltre a tutto ciò è bene che il saturimetro funzioni a batteria con grande autonomia. meglio se ricaricabile. E’ preferibile scegliere strumenti con algoritmi specifici per una rilevazione accurata.

Fate attenzione perché il saturimetro deve poter essere sanificabile e resistente agli urti. Sono da preferire quelli per l’interfacciamento con dispositivi esterni per il trasferimento dei dati.  Infine vi ricordiamo del marchio CE.

Unimamme, cosa ne pensate?

 

 

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