Il più pagato di Youtube? 9 anni e 30 milioni di dollari l’anno

Ha 9 anni ed è il più pagato al mondo su YouTube ma ora qualcosa sta per rompere le uova nel paniere al piccolo milionario.

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Foto da Facebook

9 anni e un guadagno di quasi 30 milioni di dollari all’anno. È lui il primo della top 10 degli influencer di YouTube, il più pagato del social dei video per eccellenza.

La storia di Ryan Kaji, il re dei bambini che fatturano milioni su YouTube, è a dir poco incredibile ma adesso qualcuno potrebbe giungere a mettergli il bastone tra le ruote.

Il più pagato di YouTube ha solo 9 anni

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Foto da Unspalsh

Colori sgargianti e grafiche ipnotizzanti hanno reso il suo canale il più popolare del web con oltre 27 milioni di iscritti e più di 12 miliardi di visualizzazioni. Qualcuno pensa però ci siano dietro anche altri trucchetti non propriamente leciti.

Dalle challenge in cui Ryan lancia sfide di logica ai piccoli esperimenti scientifici, come costruire un arcobaleno in casa o come fare i pancake. Il video più visto in assoluto è però quello in cui cerca giocattoli a sorpresa nascosti in un gigantesco acquascivolo gonfiabile: le visualizzazioni hanno superato i 2miliardi.

“È piuttosto scioccante – spiega Benjamin Burroughs, professore di giornalismo all’Università del Nevada, attraverso il Guardian – Come bambino influencer viene corteggiato dalle aziende per giocare con l’ultimo giocattolo in modo che gli altri coetanei possano vederlo. Ma ora, è diventato lui stesso un marchio che viene poi inserito in Walmart, Target e Amazon come forza e influenza”.

Ryan Kaji ha però guadagnato non solo su simili numeri.

“Quasi il 9% dei suoi video ha incluso almeno un prodotto consigliato a pagamento rivolto a bambini in età prescolare, un gruppo troppo giovane per distinguere tra una pubblicità e una recensione”, spiegano dal Truth In Advertising che tutela i consumatori. Così i genitori del piccolo milionario rischiano ora un’indagine della Federal Trade Commission degli Stati Uniti.

Il bambino influencer avrebbe dunque promosso prodotti senza dichiarare esplicitamente che si trattava di pubblicità e i messaggi promozionali occulti proprio non sono apprezzati oltreoceano.

Guadagni dunque stellari ma che ora vengono minati dalle autorità e che forse non sono tutti frutto di un lavoro lecito, pulito e trasparente.

Come andrà a finire? Le scopriremo a tempo debito: lasciamo modo alle autorità statunitensi di fare tutte le dovute verifiche.

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