Papa Francesco: “E’ giusto cancellare una vita umana per risolvere un problema?”

Nell’intervista esclusiva affidata al tg 5, Papa Francesco ha affrontato diversi temi, dal tempo dell’aborto alla “cultura dello scarto”, all’emergenza coronavirus.

Papa Francesco
Foto da Instagram

Già nel 2018, Bergoglio si era pronunciato in merito all’aborto, dichiarando in maniera netta che “L’aborto è come affittare un sicario“. Il pontefice è ritornato a parlarne e per lui il problema risiede in questo dilemma: “E’ giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Uno che uccida la vita umana?”. Poi sottolinea, quello della morte non è un problema religioso ma innanzitutto umano.

Papa Francesco sulla “cultura dello scarto”

Papa Francesco
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Secondo Francesco, prima che religiose, ci sono implicazioni di etica umana che riguardano anche un ateo. Per il Papa le domande che ogni persona deve porsi sono: “Io ho il diritto di fare questo? La risposta scientifica: la terza settimana, quasi la quarta, ci sono tutti gli organi del nuovo essere umano nel grembo della mamma, è una vita umana”

In effetti è vero che nella terza settimana iniziano a svilupparsi il midollo, il sistema nervoso, il cervello e ad abbozzarsi occhi e orecchie. Il ginecologo inoltre riesce a sentire il cuore che batte.

Il Papa ha continuato: “Io faccio questa domanda: è giusto cancellare una vita umana per risolvere un problema, qualsiasi problema?” La risposta, dice, è no.

Il pontefice spiega che tale pratica si inserisce in un contesto in cui imperversa quella che definisce la “cultura dello scarto”:

Scartare i bambini: senza togliergli la fame, crescono malati e muoiono.”

Scartare gli anziani: non producono e vengono scartati.”

“Scartare gli ammalati o accelerare la morte quando è terminale.”

“Scartare affinché la cosa sia più comoda per noi e non ci porti tanti problemi. Questa è la cultura dello scarto“, spiega Bergoglio.

La società è portata a scartare ciò che non gli piace o che gli fa paura, i migranti sono tra questi. A tal proposito, Bergoglio ha detto: “Sulla nostra coscienza pesa la gente che è affogata nel Mediterraneo perché non la si lasciava venire”. Ovviamente, dice il Pontefice, la gestione del dopo accoglienza va affrontata dagli Stati, tuttavia, quest’ultimi devono essere prudenti e saggi. A proposito dice: “Lasciarli affogare i migranti per risolvere un problema non va. Nessuno lo fa con intenzione, è vero, ma se tu non metti i mezzi di aiuto è un problema. Non c’è intenzione, ma c’è intenzione”.

Alla cultura dello scarto, secondo Francesco, va contrapposta quella dell’accoglienza: “Questa è la strada per salvarci, la vicinanza, la fratellanza, il fare tutto insieme. Fratellanza che non vuol dire fare un club di amici, no. Tutti”.

Un altro argomento affrontato da Papa Francesco è l’emergenza coronavirus di cui vi avevamo già parlato. A tal proposito, Bergoglio ha voluto evidenziare quanto si sia persa attenzione verso il prossimo e la comunità: “Questo è un altro problema grave. In un paese in cui il governo dice che dal giorno dopo ci sarà il lockdown ecco che quel giorno sono partiti più di 40 aerei civili e privati per andare a fare le vacanze nei luoghi di mare e in altri paesi. Questo è uno scandalo, con le spiagge piene, il contagio lì è stato terribile“.

Il Papa ha poi esortato la classe politica e dirigenziale a lavorare compatti per il bene comune, sottolineando quanto, in questo momento, sia fondamentale l’unità. “Se i politici sottolineano più l’interesse personale all’interesse comune, rovinano le cose. In questo momento la classe dirigenziale tutta non ha il diritto dire ‘Io’. Si deve dire ‘Noi’ e cercare un’unità davanti alla crisi”.

Insomma, durante l’intervista rilasciata al vaticanista Fabio Marchese Ragona, Bergoglio ha avuto modo di dire la sua su tematiche importanti e cogliendo l’occasione per riflettere sulla cultura e sulla tendenza a scartare ciò che è diverso, affermatesi nella nostra società.

E voi unimamme, cosa ne pensate delle dichiarazioni del Pontefice, siete d’accordo? Avete visto il film sulla sua vita?

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