La ninna nanna per i bambini di Auschwitz ritrovata in Italia

La ninna nanna per i bambini di Auschwitz ritrovata in Italia.

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La ninna nanna per i bambini di Auschwitz ritrovata in Italia – Universomamma.it (Bambini nel campo di concentramento di Auschwitz nel momento della liberazione, gennaio 1945. Foto AFP via Getty Images)

In occasione del Giorno della Memoria del 27 gennaio è stata riscoperta una commovente ninna nanna che le mamme cantavano ai loro bambini nel campo di concentramento di Auschwitz.

La scoperta è avvenuta in Italia, dalla testimonianza di una donna sopravvissuta ad Auschwitz. La donna ricordava una dolcissima e struggente melodia che le mamme cantavano ai loro bambini piccoli in uno dei momenti più terribili del campo. La ninna nanna si chiama “Nokinà” ed è stata nuovamente composta e cantata in Italia. Ecco la sua storia.

Delle tragiche storie dei bambini deportati ad Auschwitz vi ricordiamo quella di Luciana Pacifici, la più piccola deportata italiana nel campo di concentramento.

La ninna nanna per i bambini di Auschwitz

Le commemorazioni sull’Olocausto non si fermano al Giorno della Memoria del 27 gennaio, data in cui nel 1945 l’Armata Rossa entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, liberando i prigionieri. Gli eventi e le iniziative continuano anche nei giorni seguenti, evidenziando la necessità di ricordare l’orrore al di là di una data simbolica. Tanto che si parla di Settimana della Memoria.

In questo momento fondamentale per non dimenticare la mostruosità dell’essere umano e mantenere viva l’attenzione su ciò che potrebbe ripetere in futuro, c’è spazio anche per una commovente dolcezza. Quella delle mamme che consolano i loro bambini, fino al momento più estremo.

È la storia di Nokinà, una struggente ninna nanna che le mamme cantavano ai loro piccoli mentre li accompagnavo nel cammino di morte verso i forni crematori.

Questa storia è raccontata in esclusiva da Bresciaoggi, che pubblica anche un video in cui la ninna nanna viene cantata da un coro in Italia.

Le mamme andavano verso i forni crematori con i piccoli in braccio, camminando dietro di loro, mormorando parole contro la paura, come ninne nanne“. È il racconto di Katia Bleier, sopravvissuta ad Auschwitz, allo scrittore Mario Rigoni Stern. La donne, ridotte a scheletri e senza vestiti, non avevano perso la tenerezza verso i loro bambini, che accarezzavano e consolavano, cantando loro la ninna nanna.

Mario Rigoni Stern capì subito l’importanza storica e umana di quel ricordo e chiese a Katia Bleier di cantare la ninna nanna al compositore Bepi De Marzi, uno dei più importanti compositori di brani per coro. Dopo quella testimonianza dal vivo, De Marzi scrisse la musica di quella melodia e compose “Nokinà – ninna nanna nel vento”, nel 2013.

In occasione del Giorno della Memoria 2021, Bresciaoggi ha pubblicato il video della prima registrazione di Nokinà per voci femminili, eseguita dal coro dei  Cant’Amarilli.

Per ascoltare il brano su Bresciaoggi: www.bresciaoggi.it/home/cultura/nokina-ninna-nanna-nata-ad-auschwitz-video-in-esclusiva-br-1.8455629

Infine, vi ricordiamo la storia del bambino che ha chiuso Auschwitz e il suo messaggio contro l’odio.

(Bambini e adulti al loro arrivo ad Auschwitz. Foto di STF/AFP via Getty Images)
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