Contagio in classe: lo schema di due bambine di terza elementare spiega come è avvenuto

Una scuola ha dovuto chiudere per un focolaio di infezioni da Covid. Due bambine di terza elementare hanno tracciato lo schema del contagio scoprendo come è avvenuto.  bambini a scuola con la mascherina

In una scuola di Perugia, due bimbe di terza elementare sono riuscite a scoprire come è avvenuto il contagio nella loro classe. Dall’analisi epidemiologica la loro scoperta ha lasciato di stucco gli insegnanti e i genitori delle alunne.

Lo schema del contagio tracciato dalle bimbe di terza elementare

Lo schema del contagio disegnato da due bimbe di scuola elementare
Lo schema del contagio disegnato da due bimbe di terza elementare

All’interno della loro classe, due bambine di terza elementare, Emma e Matilde, hanno svolto una sorta di indagine epidemiologica scoprendo che ad infettarsi sono stati soprattutto i compagni seduti nelle ultime file.

Grazie al loro disegno, infatti, riprodotto su un foglio a quadretti, è stato tracciato lo schema del contagio tra lo stupore di genitori e insegnanti.

La scuola elementare situata nel quartiere Borgo XX Giugno, infatti, è stata chiusa a causa di un focolaio Covid e, nell’attesa dei risultati dell’indagine epidemiologica effettuata dalle autorità sanitarie, Emma e Matilde hanno deciso di eseguire una loro piccola indagine, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano.


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Sul foglio hanno riprodotto, con delle caselline, la disposizione dei 23 alunni all’interno della classe colorando con la matita rossa i compagni che di volta in volta hanno contratto il Covid.

Da questo schema è emerso che 8 dei 10 alunni che hanno contatto il virus, erano seduti nella quarta e quinta fila. Mentre, si sono contagiati solo due bambini seduti tra i 13 seduti in prima, seconda e terza fila.


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Il dibattito generato dallo schema di Emma e Matilde

La scoperta ha dato vita, inevitabilmente, ad un dibattito all’interno del plesso scolastico, generando diverse ipotesi.

La prima, infatti, è che grazie alla circolazione d’aria presente fra la porta e la finestra si è evitato contagio dei ragazzi sedute nelle prime file. Mentre non è stato possibile in fondo all’aula a causa della sola presenza della finestra.

L’altra ipotesi è che, chi era seduto in fondo alla classe è riuscito a sfuggire al controllo, violando più facilmente le restrizioni relative al contatto.

Ad ogni modo, il presidente dell’Ordine dei Medici, Antonio Magi, ha voluto complimentarsi con le alunne sottolineando come, con pochi mezzi e nel loro piccolo, abbiano centrato il punto.


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Come ha precisato Magi, infatti, la circolazione dell’aria impedisce il propagarsi del contagio.

Secondo diverse tesi, infatti, nella regione Lombardia, in particolare nella Pianura Padana, è stato più elevato il contagio a causa dell’umidità e dell’assenza di venti a differenza di quanto accade, invece, nelle regioni del centro sud dove il caldo arriva già a febbraio, e sono presenti anche venti forti.

Ovviamente, ha sottolineato sempre Magi: “una sola classe e un solo episodio non possono determinare scientificamente una tesi, ma la questione posta è corretta: bisogna ridurre l’umidità e far circolare l’aria negli spazi chiusi”.


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Ad ogni modo, i genitori delle bimbe si sono detti molto orgogliosi. Non a caso, infatti, il papà di una delle bimbe ha postato sul suo profilo Facebook lo scatto dello schema. Una delle mamme, invece, ha scherzato: “Avevo un genio a casa e non lo sapevo! Avranno fatto effetto le cronache dell’ultimo anno”.

Sia Emma che Matilde, peraltro, non hanno contratto il virus, e la casella di Emma è l’unica bianca tra nove rosse.

Unimamme cosa ne pensate dello schema eseguito queste bimbe di terza elementare e del successivo dibattito che ha scatenato all’interno del plesso scolastico?

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