Nuovo DPCM Covid del governo Draghi: le misure contro la pandemia

Nuovo DPCM Covid del governo Draghi: le misure contro la pandemia. Tutto quello che bisogna sapere.

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(Milano, lo scorso novembre. Foto di Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

È finalmente arrivato il tanto atteso DPCM del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che andrà a sostituire l’ultimo di Giuseppe Conte in scadenza il 5 marzo prossimo.

Nel frattempo era stato prorogato al 27 marzo il divieto di spostamento tra Regioni.

Come vi avevamo già anticipato il nuovo DPCM entrerà in vigore sabato 6 marzo e sarà valido fino al 6 aprile, il martedì dopo Pasqua e Pasquetta. Le sue disposizioni pertanto includeranno anche il periodo festivo pasquale.

Vi avevamo anticipato anche l’introduzione della zona arancione scuro, nella ripartizione del territorio italiano in aree di rischio, già introdotta in alcune Regioni. Così come avevamo anticipato alcune misure della bozza del DPCM che incideranno sulle vite delle famiglie, con l’introduzione di ulteriori limitazioni per le zone rosse riguardo alla scuola, le visite nelle abitazioni private, possibilità di raggiungere le seconde case e chiusure di alcune attività come barbieri e parrucchieri.

Riguardo alla scuola, è stato comunicato, prima ancora della conferenza stampa di presentazione del nuovo DPCM, che tutte le scuole saranno chiuse in zona rossa. Non più solo le superiori e le terze classi delle scuole medie. Come è stato secondo la ripartizione a colori introdotta dal Governo Conte.

Nelle ultime settimane, tuttavia, già a livello regionale e locale erano stati introdotti provvedimenti più restrittivi sulla chiusura delle scuole, a causa del rapido aumento dei contagi soprattutto tra bambini e ragazzi in età scolare.

Ora, in base alle nuove norme adottate dal Governo su parere del Comitato tecnico scientifico (Cts), tutte le scuole saranno chiuse nelle zone rosse, con il ritorno della didattica a distanza anche per gli alunni delle elementari e medie. Mentre nelle altre zone, non rosse, le Regioni potranno decidere di chiuderle se vengono raggiunti a livello locale i 250 contagi ogni 100 mila abitanti.


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Nuovo DPCM Covid del governo Draghi: le nuove misure contro la pandemia

Il Ministro della Sapute Roberto Speranza ha confermato che il nuovo DPCM sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Il nuovo decreto è stato adottato consultando le parti politiche ed l’obiettivo principale è la tutela della salute come questione fondamentale e faro. Ha sottolineato Speranza.

Il ministro della Salute ha confermato che nelle zone rosse le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse e faranno lezione con la didattica a distanza. Così come saranno chiuse nelle zone dove l’incidenza dei contagi  è di 250 ogni 100 mila abitanti.

Il DPCM; ha spiegato Speranza, “prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali che sono vigenti. Viene confermato il modello di divisioni del nostro Paese di aree che corrispondono a colori“.

La Ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha confermato che i colori delle Regioni cambieranno il lunedì, per consentire ai cittadini di organizzarsi. Sulla scuola ha spiegato che “l’intendimento, non solo del Governo ma di tutti i presidenti delle Regioni, è di tenere aperte le scuole: tutti le vogliamo aperte, sappiamo che è il servizio più essenziale”. Tuttavia,” c’è un problema legato alle varianti, che non si acuisce nei confronti dei bambini ma è certo che dal punto di vista del contagio il problema esiste: si impone la sospensione dell’attività in presenza, ma in casi particolari, laddove il criterio individuato dal Cts dei 250 contagi su 100.000 abitanti per 7 giorni viene verificato e laddove vi è una evoluzione in negativo del virus. Solo dove ci sono queste condizioni si impone la chiusura delle scuole”. Gelimini si è detta dispiaciuta per questa misura, che tuttavia è eccezionale, ha ribadito. Poi ha comunicato che nel decreto sostegno sono state previste risorse per 200 milioni di euro per le famiglie per i congedi parentali.

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha confermato la prevalenza delle nuove varianti del Coronavirus: la variante inglese ha raggiunto il 54% dei casi di Covid. È stata dunque confermata la previsione di alcune settimane fa che dava questa variante prevalente nel mese di marzo. Mentre la variante brasiliana è al 4,3% ma non è presente in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, è prevalente infatti nelle regioni del Centro Italia: è molto diffusa in Umbria, Lazio, Toscana e Marche.

La variante sudafricana è allo 0,4%, diffusa soprattutto in Alto Adige e in altre zone, ma legata a persone di ritorno da viaggi.

La variante inglese è più contagiosa per bambini e adolescenti, ha confermato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, ma per fortuna non più pericolosa. Inoltre, non è resistente al vaccino.


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(Covid, un anno dopo a Codogno. Foto di Stefano S. Guidi/Getty Images)

Che ne pensate unimamme di queste nuove misure?

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