12enne tenta il suicidio: William e Kate in chat con i genitori | VIDEO

Dopo che un ragazzino di 12 anni ha tentato il suicidio il duca e la duchessa di Cambridge, William e Kate hanno parlato in chat con i suoi genitori sull’importanza di un servizio pubblico di ascolto.

William e Kate

In questi giorni, William e Kate hanno voluto parlare con una famiglia le cui sorti sono state cambiate grazie a un messaggio. Si tratta di una storia a lieto fine che i duchi di Cambridge hanno voluto seguire da vicino.

William e Kate dopo il tentato suicidio di un 12enne


Jack, un bambino di 12 anni, aveva iniziato ad avvertire una grave ansia durante la pandemia. Nel giro di qualche tempo, le cose erano diventate davvero insostenibili per il bambino tant’è che, all’insaputa dei genitori, aveva deciso di porre fine alla sua vita.

Tuttavia, mentre Jack stava per lanciarsi da un ponte decise di inviare un messaggio d’aiuto che cambiò per sempre le sue sorti. Il dodicenne mandò un messaggio al numero dedicato al supporto di salute mentale, Shout. Il volontario che rispose al messaggio di Jack riuscì a convincerlo di andare in un luogo tranquillo, per fermarsi a parlare e fare il punto della situazione.

I genitori di Jack sono venuti a conoscenza della gravità dei problemi di Jack soltanto quando sono stati contattati dalla polizia per informarli del gesto del figlio.


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Nel corso di una conversazione privata, William e Kate hanno parlato con i suoi genitori. “E’ il peggior incubo di ogni genitore ricevere quella chiamata” ha commentato Kate.

I due, attraverso il loro racconto, hanno spiegato ai duchi il rapporto saldo e amorevole con tutti i loro figli e della loro disponibilità all’ascolto e al dialogo. Nonostante questo, però, hanno riferito di non essersi resi conto dell’entità del problema che stava affliggendo il figlio Jack.

I genitori di Jack, inoltre, hanno voluto raccontare dei cambiamento di Jack che, da aperto e divertente, era diventato sempre più introverso durante il lockdown del 2020. Il bambino, infatti, ha cominciato a trascorrere sempre più tempo da solo, divenendo sempre più preoccupato per il futuro.

Al duca e alla duchessa, la famiglia ha raccontato che le cose sono peggiorate quando Jack è tornato a scuola nell’autunno del 2020, tuttavia, non aveva capito i suoi problemi avevano raggiunto un livello tale da decidere di porre fine alla sua vita.

I genitori di Jack allora hanno spiegato dell’importanza che Jack abbia deciso di farsi aiutare mandando un messaggio al numero di supporto di salute mentale. Grazie al lavoro di un volontario, infatti, il bambino ha deciso di non commettere il gesto estremo.

Il video si conclude con l’elogio di William e Kate al coraggio di Jack. Attraverso la condivisione della sua storia, molte persone possono trovare il coraggio per parlare dei loro problemi riuscendo a trovare la forza per affrontarli e farsi aiutare.

I dati del fenomeno in Italia e a chi rivolgersi in caso di forte disagio

Stando ai dati forniti dalla vicepresidente di Telefono Amico Italia, Cristina Ringon, sono più di 800mila le persone che ogni anno decidono di togliersi la vita, in tutto il mondo.

Il fenomeno è aumentato durante la pandemia. La Ringon, infatti, ha raccontato che sono stati oltre 20mila le persone che hanno contatto il servizio di supporto mentale per parlare dei loro problemi, della solitudine e delle tendenze suicide causate dal lockdown.


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Ma come chiedere aiuto da noi? Sicuramente attraverso i servizi per le richieste di aiuto di Telefono Azzurro mantenendo l’anonimato:

  • chiamate vocali attraverso il numero 19696 attivo tutti i giorni 24 h su 24
  • attaverso la chat o l’invio di una mail direttamente sul sito

In alternativa esiste un altro servizio, Telefono amico Italia che offre supporto sempre in anonimo tramite:

  •  chiamate vocali al numero 02 2327 2327 (tutti i giorni dalle 10 alle 24)
  • chat mediante il numero WhatsApp  345 036 16 28 (tutti i giorni dalle 18 alle 21)
  • mail con la compilazione di un’apposita area sul sito.

Unimamme cosa ne pensate di questa notizia? Sapevate dell’esistenza di questi servizi?

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