I Paesi poveri essenziali per sconfiggere il virus: la strategia

Da uno studio dell’Università Bocconi emerge che aiutare i Paesi più svantaggiati in un questa particolare situazione può avere notevoli benefici.

vaccino anti covid
vaccino anti covid fonte: Adobe Stock

Unimamme, nel grande dibattito circa i vaccini, la loro approvazione, la distribuzione, ecc.. si parla poco dei Paesi in via di sviluppo.

Eppure anche questi giocano un ruolo cruciale dal momento che stiamo parlando di una pandemia.

A dimostrarlo è uno studio condotto da  Alessia Melegaro, direttore del Covid Crisis Lab dell’università Bocconi insieme a 9 coautori di università europee e americane.

Studio sui vaccini: come dovremmo comportarci

vaccino anti covid
vaccino anti covid fonte adobe stock

Sono dunque state fatte diverse simulazioni per osservare quali sarebbero stati gli effetti  negli Usa se ci fossero stati alcuni casi di Covid importati da altri Paesi.

Ecco come si è svolto lo studio, sono state prese in discussione tre ipotesi:

  • gli Usa raggiungono l’immunità di gregge con il 35% della popolazione esposta al virus, ma il Paese straniero non è nella stessa situazione e nemmeno vicino
  • Gli Usa e il Paese straniero sono ben lontani dall’immunità di gregge (esposizione al 45%)
  • in cui gli Usa e l’altro Paese abbiano raggiunto l’immunità di gregge

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per ognuna di queste situazioni sono stati considerati 3 scenari:

  • gli Usa decidono di donare dosi di vaccino che loro possiedono in eccesso (60 milioni di dosi)
  • gli Usa non donano le dosi e le danno agli americani non ancora vaccinati
  • non ci sono dosi in più di vaccini

I ricercatori si sono chiesti quale sia lo scenario in cui conviene donare fiale.

La risposta giusta è quando la popolazione ha raggiunto l’immunità di gregge.

A quel punto sta nell’interesse dei Paesi più ricchi donare dosi ai Paesi svantaggiati, che non ne hanno e che possono ancora infettarsi.

In questo scenario è importante che il Paese più ricco doni all’altro i vaccini per ridurre la mortalità e le infezioni in entrambe le nazioni.

studio vaccini Covid
studio vaccini fonte: Bocconi

Usare il vaccino in America ridurrebbe il vaccino di 2/3, donare invece i vaccini al Paese straniero impedirebbe la diffusione del Covid in entrambi i Paesi.

Lo scienziato Melegaro, su Repubblica, sottolinea: “è importante notare che man mano che la vaccinazione si diffonde nei paesi ricchi, dove il peso del Covid è attualmente più alto, una strategia cooperativa e altruista permetterà non solo a questi paesi di mantenere aperte le proprie frontiere e di evitare le perdite economiche legate alla chiusura dei confini, ma anche ai paesi a basso e medio reddito di contenere meglio la diffusione locale e globale del virus”.


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Infine ricordiamo che questo studio non è ancora stato pubblicato.

Insomma da un atto di generosità c’è tutto da guadagnare.

Unimamme, voi cosa ne pensate?

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