Allergie crociate, che cosa sono e quali sintomi comportano: potresti correre un grave rischio

Si definiscono allergie incrociate: rappresentano una pericolosa patologia, e se ne se soffri, puoi incorrere in gravi rischi per la salute.

Potete tranquillamente definirle allergie nascoste: scientificamente, i medici, le chiamano allergie crociate. Il nostro corpo, incredibilmente, reagisce con gravi sintomi, parliamo in particolare di ingestione di cibo, di fronte a materie prime rispetto alle quali non avevamo mai notato pericolose reazioni, ma che, con nostra sorpresa, possono emergere da un momento all’altro, mettendo la nostra salute in grave difficoltà.

Allergie crociate
Allergie crociate: il mistero che fa esplodere nuove reazioni universomamma.it

Si tratta, in poche parole, di pericolose sintonie che il nostro corpo mette in atto, creando automaticamente similitudini tra alimenti all’apparenza differenti, in base alle composizioni aromatiche e ad alcuni principi nutritivi appunto legati agli allergeni, rispetto ai quali il nostro sistema immunitario reagisce in un determinato modo, come se si trattasse dello stesso prodotto.

Un esempio lampante potrebbe essere quello di essere notoriamente allergici alle parietarie, chiamate anche Erba vetriola o Vetriola comune, e scoprire, ripetiamo all’apparenza per chissà quale ragione, che cominciamo a reagire con sintomi allergici anche quando mangiamo pomodoro e al basilico. Immaginate il dramma di privarci degli alimenti chiave della cucina italiana!

Allergie crociate: il mistero delle “affinità” pericolose come non mai per la nostra salute

Facciamo un attimo un passo indietro e proviamo a spiegarvi cosa dicono i medici esperti in materia. Gli individui che reagiscono a specifici allergeni alimentari oppure a sostanze inalanti possono sviluppare improvvise nuove allergie. Tali reazioni possono riguardare alimenti diversi tra loro, contenenti, però, lo stesso allergene o un allergene con una struttura proteica molto simile. Le reazioni possono essere leggere o pesanti e sono note, appunto, come reattività crociata allergica.

Ciò significa che qualcuno può scoprire, con sua somma sorpresa, di soffrire di una nuova reazione allergica, anche quando evita gli alimenti da cui sa notoriamente di dover stare lontano. Se qualcuno, ad esempio, è allergico alle arachidi, potrebbe reagire negativamente a soia, piselli, lenticchie o fagioli, alimenti della stessa famiglia biologica, con una struttura proteica oltre tutto molto simile.

Allergie crociate: tutto quello che c'è da sapere
Scopri perché se sei allergico alle parietarie, potresti dover rinunciare al pomodoro (universomamma.it)

Possono anche verificarsi reazioni allergiche incrociate tra alcuni tipi di frutta o verdura e il lattice (nota come sindrome del cibo da lattice) o i pollini che causano la cosiddetta febbre da fieno. Se nel periodo del polline, accade che quest’ultimo, a cui siamo allergici, contamina la frutta che adoriamo, scopriremo che non potremo mangiarla almeno per un determinato periodo di tempo.

E’ chiaro che se una persona ha una reazione allergica a un determinato alimento, e tutto questo è certificato da una diagnosi clinica, può essere utile evitare cibi simili che potrebbero scatenare questa reazione. Se, ad esempio soffri di favismo, una delle patologie più nefaste che esistono nel mondo medico, decine di volte peggiore di una semplice allergia, che può esplodere all’improvviso nell’arco della tua vita, dopo che per anni hai mangiato fave senza conseguenze, scoprirai che non potrai ingerire nemmeno piselli, soia, legumi verdi e anche vino rosso e molti frutti di bosco. Così come chi è allergico alle mandorle, starà ben lontano da noci, arachidi e nocciole, ne siamo certi.

La forma di allergia crociata più ben documentata si verifica tra polline di mela e betulla; tuttavia, le persone allergiche alla mela non sono necessariamente allergiche al polline di betulla. Non si dovrebbe presumere una reattività crociata e gli alimenti importanti non dovrebbero essere eliminati dalla dieta senza test e diagnosi cliniche appropriate.

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