Bambino di 8 anni operato 13 volte ma non era malato (FOTO)

Unimamme, oggi vorremmo parlarvi di un bambino che è stato sottoposto a 323 ammissioni in ospedale pur non avendo nulla.

Un bambino vittima della mamma

Kaylene Bowe, la mamma di Christopher, non ha avuto una gravidanza semplice, spesso chiamava l’ex compagno nel mezzo della notte da ospedali a caso, dichiarando che era in cura per varie ragioni.

Una volta ha detto di aver avuto 42° di febbre per 7 giorni, insospettendo un po’ Ryan Crawford, padre di Christopher ,che pensava che la donna volesse solo più attenzione.

In seguito, tra il 2009 e il 2016 è stato attestato che il piccolo Christopher è stato ammesso 323 volte negli ospedali di Dallas e Houston venendo operato 13 volte.

Il piccolo doveva usare l’ossigeno e, a volte, persino una sedia a rotelle. Al bimbo è stato applicato anche un tubo collegato al suo intestino causando molteplici infezioni.

La madre ha persino tentato di fargli avere un trapianto di polmone.

Il padre di Christopher ha tentato, per anni, di convincere i tribunali che tutte quelle procedure erano inutili, ma tutto è stato vano.

Tutti hanno prestato ascolto alla mamma del bambino che sosteneva che il figlio fosse affetto da una rara malattia genetica e poi da un cancro.

Quando Christopher aveva 3 anni un giudice gli ha impedito di vedere il figlio. “Il papà non deve stargli vicino perché non sa prendersi cura di lui”.

Infine, dopo anni di battaglie e di ospedali, il personale di una delle strutture ha avvertito i servizi sociali che hanno rimosso il bimbo di 8 anni dalla custodia della mamma.

I medici hanno determinato che Christopher non aveva bisogno di un trapianto né aveva il cancro.

La mamma del bambino è stata arrestata con l’accusa di aver causato danni gravi al corpo del figlio.

“Naturalmente è orribile per mio figlio, ma lui non è il solo che è passato attraverso questo tipo di tortura” ha commentato il padre sul Telegram.

Pare che le accuse contro la madre di Christopher possano corrispondere alla Sindrome di Munchausen, una malattia dove una persona esagera i sintomi o li provoca per avere attenzione.

Ryan ammette di aver compiuto molti passi falsi nella battaglia legale che l’ha portato a perdere la custodia del figlio, mentre la ex compagna guadagnava la simpatia del giudice con le lacrime e i suoi appelli lui lo irritava sostenendo che lei mentisse.

L’ultima visita del padre a Christopher risale al 2012. “Siamo andati dal giudice due settimane dopo e Kaylene ha detto al giudice che Christopher è andato in arresto cardiaco durante la mia visita”.

Ora il padre di Christopher sta combattendo per riottenere la custodia del figlio,  in affidamento ai servizi sociali.

L’uomo ha anche aperto una pagina su Go Fund Me per le spese legali.

Noi speriamo che ora questo piccolo possa vivere una vita più serena.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questa vicenda?

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