Contrazioni da parto: come riconoscerle e cosa fare

Come si riconoscono le contrazioni da parto? Ecco alcuni segnali che dovreste tenere a mente quando la scadenza si avvicina.

Donna incinta (fonte unsplash)
Donna incinta (fonte unsplash)

Finito il secondo trimestre di gravidanza, ogni quasi mamma ha il timore di avere le contrazioni da un momento all’altro sia perché il travaglio si avvicina giorno per giorno sia perché si attende con ansia e con un pò di paura il momento.

In un articolo precedente si è parlato anche di tocofobia, cioè la paura del parto che colpisce molte donne in prossimità del travaglio.

Ma durante la gravidanza in generale, alcune mamme sentono dei dolorini che spesso vengono confusi con delle contrazioni.

Ovviamente per riuscire a distinguere le contrazioni le une con le altre è sempre bene frequentare un corso preparto, organizzato da delle strutture specifiche o dall’ospedale a cui si fa riferimento: qui, le ostetriche con esempi pratici sono in grado di spiegare quali sono le contrazioni e quali quelle “false”.

In passato, si è già trattato l’argomento, inserendo un video in cui si mostra come avvengono le contrazioni preparatorie al parto.

Ovviamente saper riconoscere le varie contrazioni può evitare di avere delle ansie immotivate e recarsi in ospedale solo quando il travaglio è già iniziato – scongiurando così di andare nella struttura prima del previsto.

Ma come si riconoscono le contrazioni da parto?

Parto: le contrazioni di Braxton Hicks

mamme costrette rinunciare lavoro
fonte: iStock/donna incinta

Innanzitutto è bene tenere a mente che esistono delle contrazioni che possono spaventare le future mamme, soprattutto quelle alla prima gravidanza, ma che non sono contrazioni da parto.

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Queste si chiamano contrazioni di Braxton Hicks e sono uno dei numerosi modi attraverso il quale l’utero si prepara al travaglio.

Tanto che questa tipologia può essere presente sin dal secondo trimestre della gravidanza. Ma come si possono riconoscere? La sensazione che si ha è quella di avere la pancia dura e tesa e si percepisce una sorta di fastidio, in cui si sente che sulla pancia ci sia un peso che tira.

A differenza da quelle da parto sono delle contrazioni non dolorose, non ritmiche e nemmeno frequenti. Queste si verificano quando si pratica attività fisica o dopo aver fatto un determinato sforzo, ma anche i troppi movimenti del bambino possono scatenarle. Per alleviarle può essere utile fare un bagno caldo, ma anche bere di più.

Infatti un’altra causa può essere la disidratazione della mamma.

Parto: contrazioni da travaglio

Le contrazioni da parto a differenza di quelle di Braxton Hicks sono più dolorose e soprattutto più frequenti. Saperle riconoscere è molto importante perché consente di recarsi in ospedale a travaglio già iniziato, onde evitare – come si è scritto sopra – di andare troppo presto.

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Anche in questo caso l’utero si contrae e la pancia si indurisce. Per quanto riguarda il dolore è simile al crampo mestruale che cresce di durata e intensità.

Inoltre le contrazioni da parto sono regolari e quindi si presentano seguendo un ritmo. Di solito tale ritmo supera i trenta secondi e si verifica in questo modo: cresce, raggiunge un apice, decresce e si esaurisce.

Oltre a tutto questo le contrazioni possono essere accompagnate anche da perdite di sangue e dalla rottura delle acque. Spesso però le acque possono rompersi molto tempo prima dell’inizio del travaglio e non dare origine alle contrazioni.

Quindi per riconoscerle, badate a che tipo di dolore provate se si irradia dalla parte bassa della schiena fino alla pancia o viceversa, si tratta sicuramente di una contrazione da parto.

In alcune donne questi dolori specifici sono percepiti solo nella zona dei reni, come se si avesse un forte mal di schiena.

Nel caso in cui le contrazioni siano dolorose è bene prima cosa monitorarle e solo quando diventano regolari e ravvicinate è bene correre in ospedale.

Donna incinta (fonte unsplash)
Donna incinta (fonte unsplash)

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E voi unimamme siete riuscite a riconoscere le contrazioni da parto?

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