Gianluca Vacchi cresciuto sugli sci ha paura per la figlia

L’imprenditore Gianluca Vacchi, svela che da giovane era un rivale di alcuni importanti campioni di sci, ossia Alberto Tomba e Kristian Ghedina, e confessa una paura per la figlia.

Gianluca Vacchi
fonte: gianlucavacchi Instagram

Gianluca Vacchi si distingue per essere un uomo particolarmente poliedrico: uomo d’affari, deejay, influencer, ma non finisce qui.

Nel corso di una recente intervista il simpatico ballerino sui social ha parlato dei suoi trascorsi da sportivo.

Gianluca Vacchi: il suo passato da sportivo e le paure per il futuro

Gianluca vacchi (1)
fonte: gianlucavacchi Instagram

L’imprenditore, che dal 27 ottobre scorso è diventato padre di una bella bambina di nome Blu Jerusalema, avuta dalla sua compagna Sharon Fonseca,  nel corso di un’intervista con il Corriere della Sera, ha confermato quanto precedentemente ammesso dal campione di sci Kristian Ghedina, “ fino a 17 anni sciavo più forte di Ghedina e Tomba”.

Tomba Vacchi Ghedina
fonte: michelefrola gianlucavacchi kristianghedina-Instagram

Questo, perché durante una lunga intervista con Aldo Cazzullo Ghedina, il più vittorioso discesista italiano nella storia della Coppa del mondo di sci alpino, aveva detto: gareggiavamo insieme, ma venivamo regolarmente battuti da Gianluca Vacchi… Lui per fortuna smise di sciare.

Vacchi ha spiegato che tutto ciò accadeva perché lui riusciva a far andare i suoi sci un po’ più avanti dei loro.  Vacchi infatti ha trascorso l’infanzia a Cortina, a 4 anni suo padre gli ha fatto provare gli sci e ha intuito che il figlio aveva della stoffa così l’ha fatto trasferire in montagna, dove ha frequentato scuole elementari, medie e il primo anno di liceo.

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Alle medie era la stessa madre a dargli lezioni private.

Il suo futuro quindi avrebbe potuto essere sugli sci, ma una volta diventato adolescente, ha deciso di cambiare strada, ” non sarei arrivato ai loro livelli perché ad un certo punto sarebbe dovuta subentrare una determinazione sciistica che non avevo“.

Di quel periodo però ha un buon ricordo, in modo particolare dello spirito di squadra che c’era tra di loro. Quegli anni, a detta sua, gli hanno lasciato in eredità alcuni sani principi come: tenacia, disciplina e onestà.

Alla fine però Vacchi ha sentito il richiamo del mondo degli affari e vi si è dedicato.

Per quanto riguarda invece un possibile futuro sciistico della figlia Blu Jerusalema, Vacchi è cauto. “Le direi di sì, ma la scorterei io. Oggi con l’attrezzatura che esiste tutti credono di poter affrontare una pista, c’è molta presunzione e dunque parecchio pericolo sulla neve. Forse preferirei che mi dicesse che vuole suonare il pianoforte».

Unimamme e voi cosa ne pensate delle affermazioni di Gianluca Vacchi?

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