Il dolore al seno può essere premonitore di una gravidanza? Come capirlo

Molto spesso è possibile scambiare i dolori al seno per un possibile inizio di una gravidanza, ma è sempre così? Scopriamolo!

donna nell'erba

Uno dei segni che molte donne scambiano come un possibile principio di gravidanza è il dolore al seno.

Quante volte ci siamo chieste se quel dolorino percepito fosse proprio segnale di un inizio gravidanza? È vero che di solito ci sono anche altri sintomi che seguono come: nausea, vomito, mal di testa e anche stanchezza.

Nonostante ciò però il seno dolorante può avere significati diversi, almeno che un test di gravidanza non abbia confermato o meno la gestazione.

Prima però di abbandonarsi alla delusione, nel caso in cui il test sia negativo, per comprendere se quel dolorino al seno sia da attribuire a una gravidanza, è bene tenere in considerazione altri segnali.

Insomma i dolori variano sia se si tratti di una gravidanza sia se siano riconducibili alle mestruazioni. In ogni caso ci sono alcune caratteristiche distintive che si riscontrano nei dolori al seno quando si è in gravidanza.

Dolori al seno: tutte le differenze

Come è noto, in ogni donna il seno ha una diversa forma e allo stesso modo il dolore si presenta in molte varietà. Può accadere in uno o entrambi i seni. Si potrebbe sentire dappertutto, in un punto specifico o spostarsi verso l’esterno sotto le ascelle. Il dolore può essere costante o può andare e venire.

Ovviamente questo cambia anche durante i nove mesi. Ad esempio durante le prime settimane di gravidanza, il dolore al seno tende ad essere sordo e dolorante. Inoltre le mammelle potrebbero sembrare pesanti e gonfie. Possono essere super sensibili al tatto, cosa che può comportare dei fastidi magari mentre si pratica esercizio fisico o anche durante un rapporto.

Un suggerimento spassionato per chi è amante degli sport è quello di indossare un reggiseno sportivo che in qualche modo riesce a ridurre il dolore. Su che tipo di reggisenti indossare durante la gravidanza abbiamo pubblicato un approfondimento!

A ciò si aggiunge il fatto che molte donne sentono i loro capezzoli più sensibili in queste prime settimane. Possono essere così delicati al tatto che addirittura si può provare dolore mentre ci si asciuga dopo la doccia o nell’indossare un reggiseno. Di solito però l’estrema sensibilità del capezzolo in genere passa entro poche settimane.

Con l’avanzare del primo trimestre, il seno inizia ad ingrossarsi e ad essere quindi più pesante. Alcune donne provano anche una sensazione di formicolio ai capezzoli e alle areole.

Ci sono donne che avvertono anche un dolore al seno particolarmente acuto, come se fossero colpite da qualcosa. Fortunatamente non è per tutte così, anche se è una sensazione che come detto in precedenza colpisce le future mamme all’inizio della gravidanza.

Di solito quando si aspetta, il dolore si avverte già dopo due settimane dal concepimento per arrivare nel corso del primo trimestre a un picco perché il corpo è inondato da ormoni. Questi ormoni svolgono un lavoro importante, in quanto preparano il corpo ad accogliere un altro essere umano che sarà molto affamato.

Infatti per nutrire quella fame, gli ormoni agiscono rapidamente per preparare il seno all’allattamento. Il flusso sanguigno nell’area aumenta e le mammelle diventano più grandi. Bisogna considerare che tale aumento può essere doloroso, causando persino irritazione e prurito della pelle.

Anche i condotti del latte nel seno crescono per prepararsi all’allattamento. E gli ormoni stimolano la crescita delle ghiandole produttrici di latte.

Altri cambiamenti al seno in gravidanza

Il dolore non è l’unico sintomo correlato al seno che si verifica in gravidanza. Durante il primo trimestre, c’è la possibilità di notare vene blu che pompano sangue extra nel seno e cambiamenti nelle dimensioni o nella forma dei capezzoli.

Durante il secondo trimestre (settimane 13–26), è molto probabile che le areole, le aree pigmentate intorno ai capezzoli, diventino più scure. Processo che continuerà anche durante il secondo e il terzo trimestre.

Inoltre si potrebbero formare che delle piccole protuberanze sulle areole, queste sono chiamate tubercoli di Montgomery. Sono ghiandole produttrici di sebo che lubrificano il seno durante l’allattamento e rendono il processo un po’ più comodo.

Durante il secondo e il terzo trimestre si verifica un altro fenomeno: la perdita di un fluido giallastro chiamato colostro. Il colostro è un fluido immunostimolante che il tuo bambino berrà nei giorni successivi al parto, prima che arrivi il tuo latte. Questo fluido super nutriente è a volte chiamato “oro liquido” perché è fondamentale per il bambino!


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Foto da Adobe Stock

La secrezione dal capezzolo può verificarsi in qualsiasi momento, ma è particolarmente comune durante la stimolazione di quest’ultimo. Il fenomeno può variare, trasformandosi in diversi colori da bianco crema a giallo, verde o marrone.

La secrezione sanguinante del capezzolo può verificarsi anche durante la gravidanza. Di solito è il risultato della crescita dei dotti lattiferi, ma a volte può essere un segno di un dotto ostruito, si legge su Healthline.

Sebbene tutto ciò possa sembrare orribile – e potenzialmente piuttosto imbarazzante se accade nel momento sbagliato – il fluido fuoriuscito e lo scarico si verificano in realtà in quantità molto piccole. Per ovviare il problema, c’è la possibilità di utilizzare delle coppette – da inserire direttamente nel reggiseno – che sono progettate proprio per assorbire eventuali perdite.

Nelle ultime settimane di gravidanza, il processo si amplifica ancora di più: il seno diventa sempre più grande, la secrezione è più frequente e potrebbero comparire le smagliature. Sono tutti segnali del fatto che il parto è imminente!

Differenze tra dolore al seno all’inizio della gravidanza e dolore al seno come sintomo della sindrome premestruale

I sintomi della gravidanza iniziale sono molto simili ai sintomi del ciclo regolare. Allora come si fa a capire la differenza?

Non è sempre possibile. Infatti sono davvero tantissime le donne che i primi giorni di ciclo avvertono un grande dolore al seno. Anche in questo caso la “colpa” è degli ormoni.

Poiché i livelli ormonali diminuiscono prima che inizi il ciclo, il dolore al seno è un sintomo molto comune. Il modo migliore per distinguere le due sensazioni è sottoporsi a un test di gravidanza, ovviamente nel caso in cui si sia indubbio. Bisogna preoccuparsi per questo?

Il dolore al seno durante la gravidanza, o prima o durante il ciclo, è molto comune e generalmente non c’è nulla di cui preoccuparsi. E se il dolore al seno scompare dopo il primo trimestre, è davvero meraviglioso! Anche questo è del tutto normale.

Insomma l’unico modo per capire se si è incinte o meno, quando si ha qualche dubbio, è quello di sottoporsi a un test. Nel caso però avvertiate altri dolori o dei noduli palpando il seno è sempre bene rivolgersi a un medico per chiarire la situazione.

E voi unimamme come avete capito di essere in attesa?

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