Un futuro in mascherina? La risposta degli esperti | VIDEO

Mascherine per tutti: sembra essere questo il prossimo passo in vista dell’allentamento delle misure di contenimento e isolamento. A sostenerlo diversi esperti di diversi paesi.

mascherine per tutti

Indossare la mascherina chirurgica nella vita è fondamentale” lo afferma Susanna Esposito, professore ordinario di pediatria all’Università di Parma e presidente dell’Associazione mondiale delle malattie infettive e disordini immulogici (Waidid). E non si sta riferendo al personale sanitario, per il quale la mascherina è nata, ossia come dispositivo di protezione individuale in contesto sanitario, proprio per l’elevata circolazione dei virus e per l’impossibilità di mantenere le distanze necessarie. La dottoressa infatti parla di tutte le persone. Il motivo? Perché tutti possiamo essere contagiati e non saperlo. Molte persone possono avere sintomi leggeri, che possono tranquillamente essere confusi con altre malattie respiratorie. Se queste persone continuano a circolare, per andare al lavoro o anche solamente la spesa, rischiano di contagiare altre persone. Ricordiamo infatti che le mascherine chirurgiche non proteggono dall’esterno, ma proteggono gli altri da noi se contagiati e contagiosi. Diverse analisi dimostrano inoltre che circa la metà dei contagi da SARS – CoV-2 avviene prima che la persona contagiata mostri di avere sintomi e inoltre alcuni contraggono il virus e restano asintomatici, come si legge su Sciencemag.org.

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Ma la dottoressa Esposito non è l’unico esperto ad affermarlo. Per dire la stessa Regione Lombardia, nel piano per la prevenzione del contagio, ne consiglia l’uso esteso. Inoltre in paesi come la Cina e Hong Kong la mascherina è usata da tutti ed è obbligatoria. Ricorderete infatti il commento dei medici cinesi giunti in Italia sul fatto che da noi ancora troppe persone non le indossavano. Stessa cosa in Danimarca e in Repubblica Ceca. Ma anche da noi diversi sono i medici che ritengono l’uso indistinto della mascherina un’abitudine da assimilare, assieme a quella del distanziamento sociale e dell’igiene delle mani. Per questo motivo occorre aumentarne la produzione, in maniera tale che le persone come medici, infermieri, personale sanitario, forze di polizia e in generale tutte le persone che per lavoro sono più soggetti a rischio di contagio, abbiano garantita la fornitura necessaria.

Guardando inceve a ciò che dice l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la raccomandazione dell’uso delle mascherine è valida solo per chi ha contratto il virus o per chi si occupa di persone contagiate. Ed è a tale raccomandazione che fa riferimento il nostro Ministero della Salute. Infatti si legge:

Per prevenire il rischio di infezione da nuovo coronavirus è prioritario curare l’igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di indossare anche una mascherina solo se sospetti di aver contratto il nuovo coronavirus e presenti sintomi quali tosse o starnuti, oppure se ti prendi cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile indossare più mascherine sovrapposte. Inoltre, la mascherina non è necessaria per la popolazione generale in assenza di sintomi di malattie respiratorie.”

Oltre a ciò, il Ministero indica anche il modo più giusto per indossarle:  “prima di indossare la mascherina, lavati le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica. Copri bocca e naso con la mascherina assicurandoti che aderisca bene al volto. Evita di toccare la mascherina mentre la indossi, se la tocchi, lavati le mani. Quando diventa umida, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla; infatti sono maschere mono-uso. Togli la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani”.

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Sempre l’OMS, in una recente conferenza stampa, nella persona di Mike Ryan, capo del Programma di emergenze sanitarie, ha ribadito il concetto: “Non raccomandiamo l’uso esteso di mascherine, perché non associato ad alcun beneficio. Non lo critichiamo, ma non c’è nessun particolare beneficio che sia stato dimostrato“.

Proprio perché mancano al momento studi che ne raccomandino esplicitamente l’uso, la dottoressa Esposito, con alcuni suoi colleghi, ha scritto a dei ricercatori perché indichino accanto all’igiene accurata delle mani anche l’uso delle mascherine chirurginche,  si legge sull’Adn Kronos, facendo riferimento ad uno studio, una meta-analisi, relativa all’influenza che “ha dimostrato che la mascherina, insieme all’igiene delle mani, è la misura più efficace per prevenire la trasmissione del virus nella comunità, mentre l’igiene delle mani da sola non basta“. L’uso della mascherina sarà ancora più importante quando verranno allentate le misure di isolamento, proprio per impedire che gli sforzi fatti vadano sprecati e che possa esserci una seconda ondata.

Secondo la dottoressa la mancata raccomandazione dell’Oms è dovuto a un problema di approvigionamento, ossia per la scarsa disponibilità e la difficoltà a reperire mascherine ma in generale Dispositivi di protezione individuale. Per questo motivo, pur se le mascherine dovrebbero essere monouso, in questo periodo in cui scarseggiano, è stata individuata una procedura per la “sanitizzazione delle mascherine” monouso da parte dello Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze. La procedura, che nasce per uso interno e che si ritiene valida “solo ed esclusivamente nei casi in cui sia valutato applicabile il riutilizzo dei dispositivi di protezioni individuale a seguito di carenza causata dall’emergenza sanitaria da coronavirus” prevede l’utizzo di una “soluzione idroalcolica al 70%” in erogatore spray. Di seguito riportiamo come sanitizzare le mascherine:

  • dopo aver lavato accuratamente le mani, togliere la mascherina indossata sul viso utilizzando gli elastici e cercando di evitare di toccarla nella sua parte interna.
  • lavarsi nuovamente le mani, indossare un nuovo paio di guanti monouso o in alternativa sanitizzare le mani con una soluzione idroalcolica al 75-85%
  • adagiare la mascherina su una superficie precedentemente pulita/sanitizzata con la parte esterna verso l’alto e spruzzare uniformemente la soluzione idroalcoolica al 70% su tutta la superficie compresi gli elastici
  • girare la mascherina e ripetere l’operazione
  • lasciare agire la soluzione fino a completa evaporazione in un luogo protetto (almeno 30 minuti, il tempo di asciugatura può variare in funzione delle condizioni ambientali).

Sul riutilizzo delle mascherine è intervenuta anche Gloria Taliani, ordinario di malattie infettive a La Sapienza Università di Roma, che in un’intervista a Repubblica, spiega: “Anche se non è raccomandato il riutilizzo delle mascherine, bisogna considerare che siamo in carenza di questi materiali e anche la loro efficienza dura un certo numero di ore. Quindi, se la si usa solo per andare a fare la spesa, può essere ragionevole riutilizzarla seguendo questa procedura che è corretta“.

Insomma unimamme, mascherine per tutti quando riusciremo e già da ora se obbligati ad uscire ad esempio per fare la spesa o andare in altri posti al chiuso dove è difficile mantenere la distanza minima.

Vi lasciamo anche con un video di un medico che può essere utile:

E voi unimamme che ne pensate? Le usate già?

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