Nuovo Dpcm, Italia divisa in 3 zone: cosa cambia per la scuola

Si avvicina il nuovo dpcm e con esso la divisione dell’Italia in tre zone.

nuovo dpcm regioni
fonte adobe stock

In serata dovrebbe essere varato un nuovo dpcm, mentre ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha spiegato al Parlamento i criteri riguardanti il quarto provvedimento negli ultimi 30 giorni.

Nuove restrizioni per scuola, lavoro, trasporti, vita sociale

Inoltre, oggi escono i dati del monitoraggio straordinario sulla pandemia da cui poi si stabilisce il grado di rischio in cui inserire ogni regione. Si passerà quindi tra diversi stati, tra una situazione più “leggera”, praticamente invariata rispetto alle attuali norme a una più simile al temuto lockdown.

LEGGI anche: BAMBINI IN CASA, ECCO ALCUNI CONSIGLI PRATICI PER TENERLA PULITA A PROVA DI COVID 19

Innanzitutto, come accennato, i livelli sono tre e sono determinati da:

  • l’indice Rt: la misura della potenziale trasmissibilità della malattia legata alla contingenza, la misura di ciò che accade nel contesto
  • altri 21 paramentri: tra cui la pressenza di focolai, la disponbilità di posti letto in ospedale e nelle terapie intensive

Come funziona:

Il meccanismo scatta in automatico, quando l’Rt e i parametri superano la soglia del pericolo entrano in vigore le ordinanze del Ministero della Salute che impongono le chiusure. Gli atti partono dal Ministero, ma anche i governatori di regione devono firmare. Anche se non dovessero controfirmare gli atti entrano in vigore.

LEGGI anche: LE SCUOLE NON VEICOLANO IL CONTAGIO, LO DICE UNO STUDIO SU NATURE

Come vi avevamo già detto il nuovo dpcm ha dei punti fermi comuni e aspetti ancora in trattativa, per esempio per la didattica a distanza gli esperti del Cts chiedono che si tengano a casa anche i bambini delle elementari. Per il coprifuoco il Governo punta a chiudere alle 21 tutte le attività, mentre l’orario potrebbe essere anticipato alle 20 a livello nazionale.

  • Sono garantiti gli spostamenti per lavoro e salute
  • gli spostamenti tra regioni: sono in discussione, il premier pensa a passaggi tra regioni con lo stesso livello di rischio e altri a una chiusura totale

LEGGI ANCHE: IGIENIZZANTE PER LE MANI: 13 ERRORI DA EVITARE ASSOLUTAMENTE

Vediamo i livelli:

  • giallo: mantengono le restrizioni che valgono su tutto il territorio nazionale, per esempio il coprifuoco serale probabilmente alle 21, i centri commerciali chiusi nel fine settimana e i musei chiusi sempre. Le scuole superiori saranno in dad al 100%, no a slot machine e tabaccherie e mezzi pubblici pieni al 50%. Rimangono aperti negozi e bar, ma con le normali restrizioni. Parliamo delle regioni a minor densità abitativa, oltre a Lazio, Emilia Romagna  e Toscana che pur avendo un alto indice di contagio hanno strutture non in sofferenza
nuovo dpcm
fonte adobe stock
  • livello arancione: qui il rischio è intermedio. Bar e ristoranti saranno chiusi tutto il giorno, anche nei fine settimana, ma rimane possibile la consegna a domicilio. Gli altri negozi restano aperti, idem i servizi alla persona. Vale ovviamente il coprifuoco serale e limitazioni ai trasporti pubblici per quanto riguarda la capienza. Per le lezioni si punta a scaglionarle se fanno aumentare gli spazi. Possibili lezioni scaglionate tra mattino e pomeriggio se serve a aumentare gli spazi. Mascherine sempre, anche in momenti statici. Possibile sospensione di insegnamenti a rischio come educazione fisica, canto strumenti a fiato e laboratori a uso promiscuo. Dad per studenti della secondaria di secondo grado e università. Sono interessate: Puglia, Liguria, Campania e Veneto, ma potrebbero rientrare anche Sicilia, Alto Adige e Val D’Aosta.
nuovo dpcm
fonte adobe stock
  • livello rosso: nel lockdown leggero rientrano le regioni con l’indice di contagio più alto, come Lombardia (Rt 2,01), Piemonte (1,99) e Calabria (1,84). Si fermano tutte le attività non essenziali, negozi, bar, ristoranti, parrucchiere, estetista, ecc… Rimangono invece aperte le industrie, ai privati è fortemente consigliato lo smartworking, per la pubblica amministrazione dovrebbe essere al 70% della capienza degli uffici. La scuola proseguirà in presenza solo fino alla prima media compresa, seconda e terza media fino alle superiori e università in dad. C’è anche l’ipotesi dell’autocertificazione (per esempio per accompagnare i figli a scuola), Speranza la sostiene, mentre pare che il premier propenderebbe alla libera circolazione nella zona rossa. Pare che potrebbero esserci maggiori rigidità o restrizioni generalizzate o localizzate.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questi provvedimenti di cui si parla su Il Sole 24 ore? Noi vi lasciamo con i consigli degli esperti sull’importanza delle mascherine all’aperto.

Per restare sempre aggiornato su notizie, ricerche e tanto altro continua a seguirci su GOOGLENEWS

Impostazioni privacy