Dpcm 2 marzo: misure su scuole, attività commerciali e spostamenti

Dpcm 2 marzo: tutte le misure su scuole, attività commerciali, spostamenti e zone bianche. I nuovi provvedimenti del Governo Draghi.

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(Scuola a Torino. Foto di Diana Bagnoli/Getty Images)

Martedì 2 marzo si è tenuta a Palazzo Chigi la conferenza stampa di presentazione del nuovo Dpcm 2 marzo del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che sostituirà l’ultimo di Conte del 14 gennaio valido fino al 5 marzo. Alla conferenza erano presenti: il ministro della Salute Roberto Speranza, la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli.

I relatori hanno illustrato lo stato dell’epidemia in Italia, spiegando la crescita della diffusione delle nuove varianti che hanno obbligato la chiusura delle scuole in molte parti d’Italia e hanno spinto il governo a cambiare le regole sulle scuole in zona rossa. D’ora in poi in Italia nelle Regioni e in genere nelle zone rosse tutti gli istituti chiuderanno e gli studenti faranno lezione con la didattica a distanza. Finora chiudevano solo le scuole superiori e le terze classi delle medie, salvo misure più restrittive a livello locale.

Il testo definitivo del Dpcm firmato da Draghi conferma le anticipazioni della bozza che avevamo già pubblicato. Rivediamole insieme con i nuovi dettagli.


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Dpcm 2 marzo: misure su scuole, attività commerciali, spostamenti e zone bianche

Come ha confermato il ministro della Salute Roberto Speranza, il nuovo Dpcm entrerà in vigore sabato 6 marzo e sarà valido fino al 6 aprile, il martedì seguente al lunedì di Pasqua.

Di seguito l’elenco delle misure contenute nel Dpcm 2 marzo, con le nuove regole sulla scuola, sulle visite alle abitazioni private, le attività commerciali e la definizione più specifica delle zone bianche.

Spostamenti e coprifuoco

Il Dpcm 2 marzo conferma il divieto già in vigore di spostarsi tra Regioni o Province autonome diverse fino al 27 marzo. Sono salve le eccezioni, come sempre, per gli spostamenti dovuti a motivi comprovati di lavoro, salute o necessità.

Confermato anche il coprifuoco notturno dalle 22.00 alle 5.00 del giorno seguente, salvo le eccezioni per la zona bianca, dove l’orario potrà essere deciso autonomamente dalle Regioni.

Nelle zone arancioni non si può uscire dal Comune di residenza, salvo giustificati motivi. Rimane la possibilità di spostamento tra piccoli Comuni, fino a 5mila abitanti, entro i 30 km e con esclusione dei capoluoghi di provincia. Nelle zone rosse sono consentiti solo gli spostamenti per necessità anche all’interno del Comune di residenza.

È consentito il rientro al proprio domicilio, alla propria abitazione e residenza.

Viste ad abitazioni private

Come è già previsto dal Decreto legge del 23 febbraio n.15, cambiano le modalità di visita alle abitazioni private, fino al 27 marzo prossimo.

Zona gialla: è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in ambito regionale, tra le 5.00 e le 22.00 (entro l’orario del coprifuoco). La visita è concessa a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nella stessa abitazione, con possibilità di portare minori di 14 anni sui quali si esercita la potestà genitoriale e le persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Zona arancione: è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in ambito comunale, tra le 5.00 e le 22.00 (entro l’orario del coprifuoco). La visita è concessa a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nella stessa abitazione, con possibilità di portare minori di 14 anni sui quali si esercita la potestà genitoriale e le persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Zona rossa: ora non è più consentita la visita a un’abitazione privata, nemmeno una volta al giorno e con le limitazioni di cui sopra.

Scuola

La vera novità del Dpcm 2 marzo di Draghi riguarda proprio la scuola e purtroppo introduce nuove chiusure, necessarie a causa della diffusione delle nuove varianti più contagiose del virus.

Dal 6 marzo, data di entrata in vigore del nuovo Dpcm, l’apertura/chiusura delle scuole è così regolata:

Zone rosse: l’attività didattica in presenza  è sospesa nelle scuole di ogni ordine e grado, incluse le scuole elementari e quelle d’infanzia. L’attività didattica si svolgerà a distanza. Resta invece garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Zone arancioni e gialle: i presidenti di Regione potranno disporre la sospensione dell’attività didattica in presenza:

  • nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
  • nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
  • nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Zone bianche

In zona bianca entrano le Regioni che sono in uno scenario di “tipo 1”, con un livello di rischio basso e un’incidenza dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive.

Nelle zone bianche non si applicano più le misure restrittive previste per la zona gialla. Possono riaprire i locali alla sera, le palestre, le piscine, i cinema, i teatri e i musei anche nei weekend. Le aperture, tuttavia, saranno graduali e concordate con il Ministero della Salute presso il quale sarà istituito un “tavolo permanente”, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico scientifico e dell’Istituto Superiore di Sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.

In ogni caso, nelle zone bianche continuano ad essere vietati gli eventi che comportano assembramenti, come fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi. Inoltre, rimangono in vigore i protocolli di settore, per prevenire i contagi, e gli obblighi di indossare la mascherina e mantenere il distanziamento fisico.

Le Regioni in zona bianca possono modificare l’orario del coprifuoco, rinviando l’orario del ritorno a casa. Come la Regione Sardegna che lo ha spostato alle 23.30.


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Attività commerciali

Nelle zone gialle e arancioni i negozi restano aperti, a condizione di assicurare ingressi dilazionati e la distanza interpersonale di almeno un metro. Nelle zone rosse i negozi restano chiusi, eccetto le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (individuate nell’allegato 23 al Decreto).

Chiusi in zona rossa anche i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Mentre restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Durate i weekend, nei giorni festivi e prfestivi restano chiusi i negozi all’interno dei centri commerciali e mercati. Tranne le farmacie, le parafarmacie, i presidi sanitari, le lavanderie e tintorie, i punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. Mentre in zona rossa possono restare aperti solo gli alimentari, le farmacie e i negozi di prodotti agricoli e florovivaistici.

Servizi alla persona

Nelle zone rosse sono chiuse le attività di servizi alla persona, come parrucchieri, barbieri e centri estetici, diverse da quelle individuate nell’allegato 24.

Servizi di ristorazione

Nelle zone gialle i bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie continuano a restare aperti dalle 5.00 fino alle 18.00. Dopo quell’orario sono consentiti soltanto l’asporto fino alle 22.00 e le consegne a domicilio senza limiti di orario. In questi locali il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi.

Nelle zone arancioni e rosse, invece, i servizi di ristorazione restano chiusi e sono consentiti solo asporto e consegne a domicilio. È sempre consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.

In tutte le zone rimane vietato l’asporto dopo le 18.00 di bevande presso bar e simili senza cucina.

Attività motoria e sportiva, circoli sportivi, palestre e piscine

Nelle zone gialle e arancioni è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività. L’unica eccezione è la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti.

È confermata la chiusura di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali.

In ogni caso, sono consentite l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, nel rispetto delle norme di distanziamento interpersonale e senza assembramenti. Si applicano le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI). Rimane vietato l’uso degli spogliatoi interni.

Sono sospesi gli sport di contatto, eccetto quelli dei professionisti.

Nelle zone rosse, invece, è consentita l’attività motoria soltanto individuale in prossimità della propria abitazione, sempre nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Inoltre, è consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale. Invece, sono sospese tutte le attività sportive svolte nei centri sportivi all’aperto.

Impianti sciistici

Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici. Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per la preparazione alle gare.


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Musei, cinema e teatri

Nelle zone gialle i musei, i luoghi della cultura e le mostre possono stare aperti dal lunedì al venerdì, nel rispetto dei protocolli di sicurezza e con ingressi contingentati. Devono state chiusi nei weekend, nei giorni festivi e prefestivi. A partire dal 27 marzo potranno aprire anche il sabato e nei giorni festivi, a condizione che l’ingresso sia prenotato online o via telefono almeno con un giorno di anticipo.

Sempre in zona gialla, dal 27 marzo riaprono cinema, teatri e club. Tornano dunque gli spettacoli dal vivo e cinematografici, anche in spazi all’aperto.

Centri sociali, ricreativi, sale da ballo, discoteche, feste, fiere e sagre

Sono sospese, in tutte le zone, le attività dei centri culturali, centri sociali e centri ricreativi, le attività in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Inoltre, sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Sono vietate le sagre, le fiere di qualunque genere e gli altri analoghi eventi.

Sale giochi e parchi tematici

Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Sospese anche le attività dei parchi tematici e di divertimento.

Convegni, congressi, eventi, cerimonie pubbliche

Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza.

Le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti, in assenza di pubblico.

Luoghi di culto e funzioni religiose

In tutte le zone, l’accesso ai luoghi di culto deve avvenire con modalità tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi. Inoltre, si deve garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni (allegati 1 e 7 del Decreto).

Il testo del Dpcm 2 marzo: www.governo.it/sites/governo.it/files/DPCM_20210302-txt_0.pdf

(Passanti a Milano. Foto di MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

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