Tutte le mamme si preoccupano di questo appena partoriscono: cosa c’è da sapere

È di questo che si preoccupano tutte le mamme quando partoriscono: cosa c’è da sapere e, soprattutto, cosa c’è da fare. 

Non solo la pancia dura durante la gravidanza, ma è anche un altro l’aspetto che preoccupa le donne a compimento della gestazione. Se si fa un’indagine tra le neo mamme, infatti, siamo certi che uscirà fuori che tutte si preoccupano di questo quando partoriscono. Si tratta di una ‘paura’ sicuramente legittima, ma che non ha alcuna ragione di esistere. Il motivo? Scopriamolo insieme.

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Quando si diventa mamme per la prima volta, la paura e l’ansia prendono sicuramente il sopravvento. Si tratta, da come si può chiaramente comprendere, di un evento completamente nuovo, che – per quanto porti tanta gioia nel cuore di tutti – è inevitabile che comporti diverse preoccupazioni. Sono tantissime, infatti, le domande che ciascuna donna si pone nei nove mesi di gestazione. Ed altrettanto numerose sono quelle a cui vuole a tutti i costi trovare una risposta una volta partorito. Questa di cui vi parleremo tra qualche istante, però, è sicuramente tra le più comuni. 

Diventerai mamma da poco? Allora già sappiamo qual è la tua preoccupazione in prossimità del parto: ho abbastanza latte per il piccolo? Se anche tu ti stai ponendo questa domanda, ti consigliamo di leggere il prosieguo del nostro articolo e i consigli dell’ostetrica Giada Barbirato. 

Se ne preoccupano tante mamme appena partoriscono: cosa sapere sulla produzione di latte materno

Appurato che l’allattamento naturale è di gran lunga consigliato rispetto a quello artificiale, non ci resta che spiegarvi come ‘funziona’. E, soprattutto, sciogliervi qualsiasi dubbio su una delle maggiori preoccupazioni di tutte le neo mamme.

Come spiegato dall’ostetrica Giada Barbirato su Uppa, la produzione del latte materno è del tutto automatica ed è favorita da ben due ormoni: la prolattina, che produrrà sempre più latte ogni volta che il bimbo si attaccherà al seno, e l’ossiticina stimolata dalla suzione del piccolo. Il rilascio di questo ormone, infatti, permette al tessuto intorno alla ghiandola mammaria di contrarsi, aumentando di conseguenza la fuoriuscita del latte. Comprendere questo ‘meccanismo’ è di fondamentale importanza perché, in pochissime parole, fa capire quanto la produzione del latte dipenda dalle esigenze del piccolo. Più il bambino richiede di essere allattato, infatti, più la mamma produce latte. Insomma, una combo decisamente perfetta.

Qualora, poi, la mamma dovesse avere poco latte a disposizione, non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi. Assodato che la crescita del piccolo non è costante settimana dopo settimana e che possono verificarsi cali fisiologici e scatti di crescita, è importante sapere cosa si può fare per aumentare la produzione di latte in caso di scarsità. Ecco cosa consiglia l’ostetrica:

  1. Massaggiare il seno dopo l’allattamento;
  2. Usare il tiralatte per stimolare la produzione di latte;
  3. Attaccare più spesso il bambino al seno;
  4. Avere un contatto pelle su pelle con il proprio bambino.

Accortezze, quindi, semplici da mettere in pratica, ma che possono essere di fondamentale importanza.

Come si integra la produzione di latte?

Se vi state chiedendo se esistono alimenti che possono aumentare la produzione di latte, è bene che sappiate ciò che stiamo per dirvi. Da quanto si legge su ‘Allattamento al seno tra arte e scienza’ pubblicato nel maggio del 2017 da Il Ministero della salute, sembrerebbe che sia indispensabile per la mamma mangiare sano e rispettare un regime alimentare regolato. Ed, infine, bere molto per garantire l’idratazione.

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