Bimbo di 46 giorni positivo al Covid: aveva il naso che colava

Un bimbo positivo Covid è stato richiesto il tampone durante una visita di controllo. Il referente della Federazione pediatri rassicura i genitori.

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Quasi per caso è stato scoperto che un bambino molto piccolo è risultato positivo al Coronavirus. Il piccolo era stato portato per un controllo di routine pediatrico da parte del medico di base, ma la dottoressa ha prescritto il tampone per tutta la famiglia.

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Dai risultati del test è risultato che tutta la famiglia era positiva, ma i genitori asintomatici. Il referente provinciale della Federazione nazionale pediatri si congratula con la dottoressa per la diagnosi anche in un bambino così piccolo.

Bimbo di 46 giorni positivo Covid: la scoperta durante un controllo

Bimbo di 46 giorni positivo al Covid
Foto da Pixabay

In provincia di Venezia, nella zona di Mirano, due genitori hanno portato ad un controllo pediatrico il proprio figlio di appena 46 giorni. Uno di quei controlli per vedere come cresce il piccolo, ma la dottoressa che lo ha visitato ha subito notato che il bambino aveva una forma di raffreddore. A seguito della diagnosi, al piccolo ed ai suoi genitori è stato prescritto il tampone. Il risultato li ha lasciati sorpresi, positività per tutti e tre ed i genitori sono asintomatici.

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Il referente provinciale della Federazione italiana medici pediatri, Vito Francesco D’Amanti, ha elogiato il lavoro della collega sottolineando che i genitori devono fidarsi dell’operato dei medici, quando richiedono il rispetto delle procedure: “I genitori non devono protestare se prescriviamo il tampone in presenza di sintomi lievi, talvolta uno solo, oppure se attiviamo il protocollo al telefono, senza la visita in presenza. Capisco benissimo che sia un disagio, ma devono comprendere che siamo nel giusto, in quanto obbligati a comportarci così. Inoltre, il nostro è un impegno rivolto a tutti, dai piccoli ai genitori, fino ai nonni che sono più fragili, cercando di preservare la collettività con quello che ci viene richiesto dallo Stato e dalle regioni, che si chiama ‘sorveglianza epidemiologica‘”, come riportato da Il Fatto Quotidiano.

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Per poi concludere: “Non dobbiamo mai abbassare la guardia, anche perché i portatori sani sono il 30% dei positivi, ciò significa uno su tre. Ciò non significa che dobbiamo preoccuparci, i bambini se la cavano senza accorgersene nella quasi totalità dei casi, ma il Covid c’è, faremo fatica a venirne fuori, ci vorranno anni”.

Bimbo Covid
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L‘inizio delle scuole ed il cambiamento climatico, ha portato i pediatri a prescrivere un numero significativo di tamponi, ma il protocollo prevede di eseguire il tampone prima di una visita in ambulatorio.

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