Cambiamo il destino della Siria: diciamo no ai bombardamenti sui civili! – Video

La situazione della Siria, che vi abbiamo documentato tramite il video dedicato al bambino estratto vivo dalle macerie e diventato protagonista di uno spot, continua ad essere davvero drammatica.

Le mamme scrutano ansiose il cielo sopra le scuole dei bambini per prevenire degli attacchi. I mariti scavano sotto le macerie per cercare parenti superstiti e i piccoli a volte, non trovano più la loro casa rasa al suolo dai bombardamenti.

L’Alta Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite sostiene che gli omicidi, le torture in Siria sono incoraggiati dalla mancanza di provvedimenti a livello internazionale.

Ecco alcune testimonianze:

“I bombardamenti causano la morte di molte persone. Ho assistito al massacro di 48 persone. Non si può descrivere una simile tragedia e vedere tanti intrappolati sotto le macerie. Ogni giorno assisto a molto attacchi” dichiara Abed, un testimone degli attacchi.

“È indescrivibile vedere una mamma che ha perso i suoi bambini in quelle circostanze dove le bombe e le esplosioni si succedono continuamente” aggiunge Khaled.

Mentre l’attenzione delle grandi potenze rimane concentrata altrove la Siria si distingue come il paese dove essere un civile è la situazione più pericolosa. Tutte le varie armi improvvisate non possono essere bersagliate, così non c’è più distinzione tra civili e combattenti.

Purtroppo nonostante le Nazioni Unite abbiano chiesto lo stop a questi attacchi indiscriminati, essi vengono usati ancora più frequentemente, includendo anche scuole, ospedali e rifugi.

Ecco quindi un altro intenso video di #withSyria, un movimento che raduna 130 organizzazioni diverse unite per fermare il conflitto.

In In Reverse si mostrano, in rewind, gli effetti di un bombardamento in un campo da calcio dove giocano i bambini e si sollecita ad aderire alla campagna #withSyria per fermare la tragedia.

Per firmare la petizione e dire stop ai bombardamenti dei civili cliccate qui.