“Sono qui per insegnare a mio figlio una lezione. Una cosa è chiara, non insegno a mio figlio a combinare guai a scuola, non gli insegno a fare ciò che vuole, gli do qualunque cosa e quando è il momento di fare la cosa giusta mi aspetto che non dimentichi quello che ha imparato. Sono sicuro che avrete visto milioni di filmati con genitori che tagliano i capelli dei loro bimbi e oggi anch’io seguirò questa usanza. Avrete visto l’ice bucket challenge (la sfida a tirarsi secchio d’acqua ghiacciata), questo è il modo in cui ho deciso di punirlo perché sono scontento di lui. Siediti bene figliolo, eccoci qui, ci siamo, il diavolo è un bugiardo, non c’è alcuna ragione per cui metterei in imbarazzo mio figlio in quel modo. Essere buoni genitori inizia prima che lui sia fuori controllo essere buoni genitori vuol dire svegliarsi nel mezzo della notte e pregare per il vostro bambino. Essere buoni genitori vuol dire amare i vostri figli indipendentemente da come sono dandogli l’esempio. Non una volta, in questo video mi avete sentito dire parolacce, non una volta mi avete sentito farlo sentire giù. Se amate Gesù lui vi insegnerà come trattare i vostri bambini”.
A proposito dell’umiliazione pubblica la dottoressa Barbara Greenberg, psicologa per adolescenti e famiglie, si schiera completamente contro questi metodi di disciplina considerandoli inutili.
“La pubblica umiliazione e la vergogna sono anche peggiori di picchiare i bambini. Non insegnano nient’altro che la paura, distruggono la relazione tra genitori e figli.L’umiliazione poi porta anche alla bugia, perché chi vorrebbe provare di nuovo quella vergogna?” dichiara l’esperta.
Unimamme, voi cosa ne pensate delle pubbliche umiliazioni dei figli come metodo di disciplina?
(Fonte: Today.com)